Servizi offerti anche ai privati, le società
partecipate finiscono sul mercato libero

Servizi offerti anche ai privati, le società ​partecipate finiscono sul mercato libero

di Paola Lo Mele
Società in house aperte al mercato. Questa l'ipotesi contenuta nel documento unico di programmazione 2016-2018 elaborato e approvato a fine anno dal Comune di Roma.


«Si dovrà valutare la possibilità di consentire l'effettuazione di prestazioni anche a favore di operatori economici privati. - si legge nel piano -. Innovando rispetto alla disciplina previgente che imponeva alle società in house di svolgere la propria attività esclusivamente in favore dell'ente controllante, le nuove direttive europee in tema di appalti e concessioni, da recepirsi nel nostro ordinamento entro il 18 aprile 2016, nel definire le società in house precisano che questi organismi partecipati potranno svolgere le proprie attività (anche) sul mercato aperto in misura non superiore al 20% delle proprie complessive attività».

Ma il 2016 potrebbe portare con sé anche altre novità per le tante società del gruppo Roma Capitale. Il commissario Francesco Paolo Tronca vaglierà diverse ipotesi di riorganizzazione elaborate dalle strutture amministrative del Campidoglio sulle verifiche svolte. Il nuovo modello organizzativo dovrà tener conto in particolare di «una più stringente attività di controllo sugli strumenti di programmazione degli organismi partecipati». E sotto i riflettori finiranno anche i conti. A partire dal 2016 Roma Capitale, infatti, sarà chiamata a redigere e approvare il primo “Bilancio consolidato di Gruppo“.

Sul fronte dei trasporti è in arrivo il ticket "Notturno Roma". Pensato soprattutto per la movida e i giovani sarà valido tutta la notte sui bus dell'Atac e sulle metropolitane. L'ipotesi, ancora tutta da definire, è un biglietto unico dalle 20 alle 5 del mattino. Per arginare il fenomeno dei cosiddetti portoghesi, ovvero coloro che non pagano il biglietto, saranno messe in campo nuove tecnologie. Mentre, passando alle metropolitane, nel triennio 2016-2018 si prevede un investimento di circa 118 milioni per finanziare gli interventi di manutenzione straordinaria delle infrastrutture, degli impianti e del materiale rotabile.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Gennaio 2016, 08:41
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