Baobab, la protesta di migranti e attivisti arriva fino in Campidoglio

Baobab, la protesta di migranti e attivisti arriva fino in Campidoglio

di Sofia Unica
Lo sgombero del centro di accoglienza Baobab riapre l’emergenza migranti. Dal 30 settembre scorso i 150 transitanti della tendopoli di via Cupa dormono in strada. Nelle strutture ufficiali, nella Basilica di San Lorenzo al Verano, molti sui marciapiedi di via Tiburtina.

E l’Assemblea capitolina, convocata ieri in via straordinaria, è messa al banco per trovare una strategia di accoglienza: «È giusto chiedere risposte ma è sbagliato chiedere tempi certi per la soluzione di problematiche che non appartengono all’ente locale e richiedono la collaborazione di altre istituzioni - ha detto il sindaco, Virginia Raggi, in Aula - Mi è stato detto: È complesso oggi, prima bastava chiamare Buzzi. Lavoriamo per gestire l’emergenza ma dobbiamo farcene carico tutti insieme. La ricerca di scorciatoie non sta nelle corde di questa amministrazione».

E intanto in piazza del Campidoglio andava in scena il sit-in di protesta di attivisti e migranti del Baobab. «Non siamo pericolosi. Siamo in pericolo», lo striscione srotolato davanti all’ingresso di Palazzo Senatorio da decine di ragazzi, con indosso i giubbotti salvagente. «Serve una soluzione strutturale per l’accoglienza nella capitale - hanno spiegato i volontari - E’ tardi. Pioverà, si abbasseranno le temperature. E non c’è un tetto per i migranti. Un campo subito».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Ottobre 2016, 09:33