Scandalo Atac, nel mirino dell'inchiesta
interna anche le officine

Scandalo Atac, nel mirino dell'inchiesta interna anche le officine

di Lorena Loiacono
Potrebbe essere solo la punta dell’iceberg: l’inchiesta interna e l’esposto in Procura sulla gestione di Atac stanno scuotendo l’azienda dai vertici, messi sotto esame, fino alla base, compreso il dopolavoro e la mensa.

E così l’azienda di trasporto pubblico, che vanta qualcosa come 12mila dipendenti e ben 54 dirigenti, entra a gamba tesa nei contenuti della campagna elettorale in un rilancio di accuse senza fine. Ma sulle indagini vige il massimo riserbo: in Procura, così come alla Corte dei Conti e all’Autorità anticorruzione si lavora per venire a capo della matassa tra presunte spese pazze e sprechi per un’azienda che, agli occhi dei cittadini, di risorse sembra averne sempre meno. Si sta passando al setaccio il triennio 2013-2015 per l’acquisto degli pneumatici verificando fatture e consegne mentre tra i dipendenti si sta scandagliando la lista dei distacchi per motivi sindacali, con la presenza di nomi ritenuti ingiustificati, oltre alle spese sostenute senza un contratto per garantire i pasti e il dopolavoro agli autisti.

Il direttore generale Marco Rettighieri, che ha presentato l’esposto all’autorità giudiziaria, ha già rimosso 3 dirigenti da centinaia di migliaia di euro l’anno, tra cui uno entrato in Atac senza bando, con assunzione diretta. E allora, mentre le verifiche vanno avanti, il direttore generale sta valutando al posizione di altri dirigenti: sarebbero dieci quelli a rischio, prossimi all’allontanamento dall’azienda. Lo scandalo delle assunzioni facili, come manovra di ricollocamento legato a molteplici interessi, ha già investito l’azienda capitolina di trasporto pubblico alla fine del 2010 con quella che è stata ribattezzata Parentopoli: una bufera che travolse l’azienda, così come il Campidoglio stesso all’epoca guidato dall’ex sindaco Alemanno, e che ora sembra poter tornare. Senza contare che sono ancora in corso le indagini sui falsi biglietti e sulle consulenze d’oro. Insomma: il famoso coperchio di una pentola che stava per scoppiare da tempo potrebbe esser stato finalmente tolto. Stavolta penalmente
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Maggio 2016, 09:42
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