Atac, il senatore Pd Esposito: «Ricevuto busta anonima che segnala abusi e irregolarità. La porto in procura»

Atac, il senatore Pd Esposito: «Ricevuto busta anonima che segnala abusi e irregolarità. La porto in procura»
«Ieri sera rientrando nella mia dimora romana, che è un albergo, ho trovato una busta che è stata lasciata in porteria con dei documenti dove sono contenute alcune cose che se vere sarebbero di particolare rilevanza. Tra oggi e domani li porto alla Procura della Repubblica». Lo ha detto il senatore del Pd, Stefano Esposito in commissione Lavori Pubblici al Senato, in occasione dell'audizione dei vertici Atac sulla Roma Lido. La documentazione, secondo quanto spiegato da Esposito, è scritta su carta intestata Atac ed è stata consegnata all'interno di una busta anonima. Tre gli argomenti trattati: distacchi sindacali, fornitura di gomme e gestione dei pasti. «Si tratta di materiale che, se vero, - ha commentato Esposito con Omniroma alla fine dei lavori della Commissione - documenta truffe». «Una situazione - ha spiegato in Commissione - che testimonierebbe che ci sarebbe da parte di Atac una concessione di distacchi sindacali abnorme e dati senza autorizzazioni, con un esborso di costi che non oso citare».

E ancora: «Poi - ha detto - ci sarebbe una questione titolata 'gestione pneumatici affidata a una Srl, con tanto di tabella allegata, da cui risulterebbe che nel 2013 sarebbero stati sostituiti 7104 pneumatici, mentre il parametro di sostituizione era pari a 1600, con una differenza di gomme sostituite in più rispetto a quello che doveva essere di 5 mila. Il contratto prevedeva, secondo i documenti, 8,7 milioni di euro mentre Atac ha eseguito pagamenti per un importo totale di 16 milioni, a fronte del fatto che non si capisce chi ha autorizzato il pagamento delle fatture e se qualcuno abbia controllato». «Poi - ha continuato - c'è un'ulteriore questione relativa alla gestione del dopolavoro di Atac, con una contribuzione annua di oltre 4 milioni di euro da parte dell'azienda, dove vengono erogati pasti ma non ci sarebbe il contratto.
Atac paga a piè di lista senza sapere quanti pasti vengono erogati, non c'è controllo sulle cucine, non si sa se sono adegate e questo sarebbe frutto di un accordo con i sindacati datato 1974 e Atac continua a pagare». «Nel pomeriggio - ha concluso - chiamo il dottor Pignatone e prendo appuntamento per consegnare tutto il contenuto».


«Questi 3 argomenti sono già in Procura della Repubblica, ovviamente la documentazione nostra, non so niente di quella che ha ricevuto il senatore Esposito». Così Marco Rettighieri, direttore generale di Atac ha commentato le dichiarazioni del senatore Stefano Esposito in commissione Lavori Pubblici al Senato, che proprio durante l'audizione dei vertici di Atac sulla Roma-Lido ha detto di aver ricevuto nella serata di ieri una busta anonima con alcuni documenti relativi a tre tematiche, distacchi sindacali, fornitura di gomme e gestione dei pasti, informando che avrebbe consegnato la documentazione in Procura della Repubblica. «Non posso esprimere giudizi su quello che ha ricevuto, - ha risposto Rettighieri - quello che posso dire è che ieri abbiamo consegnato 3 fascicoli separati in Procura, io e l'amministratore unico, con tanto di ricevuta firmata dal procuratore capo Pignatone, che ha avuto la bontà di riceverci». «Il problema c'è, sussiste, - ha continuato - c'è stato un audit specifico su questi 3 argomenti.

Abbiamo ravvisato strada facendo che c'era la necessità di approfondire ma i nostri mezzi non sono quelli della Procura, per cui ieri abbiamo depositato 3 fascicoli separati. C'era l'invito da parte del Procuratore Capo a rimanere silenti ma come al solito in Atac, a volte la definisco 'impresa colabrodò, è difficile mantenere all'interno delle informazioni».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Maggio 2016, 16:48
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