“Spese pazze da 100 mila euro”: Di Maio respinge le accuse, base M5S in rivolta

“Spese pazze da 100 mila euro”: Di Maio respinge le accuse, base M5S in rivolta

di Mario Landi
Per la prima volta è in corso una rivolta interna e complessa nel Movimento Cinque Stelle, per riportarlo il Movimento ai suoi esordi.

A riaccendere gli animi c’è ora una nuova puntata delle anticipazioni del libro “Supernova” scritto da due ex M5s: Marco Canestrari (ex braccio destro di Casaleggio e Grillo) e Nicola Biondo (ex capoufficio stampa del gruppo alla Camera. Così l’apparente ritorno in campo di Beppe Grillo - dalla kermesse di Palermo in poi - ha inutilmente tentato di ricompattare truppe ormai molto divise.

Ma il dato è tratto: Roberto Fico, il leader integro apertamente schierato contro Luigi Di Maio, guiderebbe (nonostante le sue smentite) i 70 parlamentari che stanno processando il vicepresidente della Camera. Di Maio viene attaccato anche per il suo eccessivo protagonismo che sarebbe documentato dalle spese rendicontate dal parlamentare sull’apposito sito dei 5 Stelle.

Circa 100 mila euro in tre anni che i suoi avversari “leggono” come la testimonianza della volontà di costruire e foraggiare una sua corrente. Lui si difende: «Spese trasparenti. Rinuncio al doppio stipendio, alle spese di rappresentanza, all’auto blu, al telepass gratuito, alle spese di tipografia e al cellulare di servizio».
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Ottobre 2016, 08:47