Salvini, scontro con Maroni: "Basta alleanze con Alfano o fuori dalla Lega"

Salvini, scontro con Maroni: "Basta alleanze con Alfano o fuori dalla Lega"

di Elisa Straini
Niente alleanze, nemmeno in Lombardia, con Alfano. Il leader della Lega Matteo Salvini è stato chiaro. Ieri, fresco di riconferma alla guida del partito, ha lanciato un messaggio diretto al governatore Roberto Maroni: la maggioranza che ora guida la Regione e che vede sedere allo stesso tavolo Carroccio e Lombardia Popolare (ex Ncd) - oltre Forza Italia e FdI - non è più replicabile in vista di un mandato bis.

«Chi sta reggendo il moccolo a Renzi e alla Boschi non può essere alleato della Lega» ha scandito Salvini, per poi rimarcare che «non si può fare una cosa a Roma e un'altra qui». E se per i Comuni è stata lasciata libertà di scelta, «a livello politico nazionale e regionale ha chiarito - la scelta passa da me, e la Lega non sarà alleata di Alfano». Parole che il governatore ha dribblato rinviando la questione al 2018, quando si tornerà al voto in Regione. «Per adesso ho come orizzonte concludere la legislatura e in particolare il referendum per l'autonomia del 22 ottobre - ha spiegato infatti Maroni - su questo punto la maggioranza che ho è compatta ed è la mia maggioranza di riferimento». Poi, per il prossimo anno, «farò in modo di convincere Salvini che il modello Lombardia e la maggioranza che c'è funziona e ottiene risultati». E del resto da parte di Lombardia Popolare con il coordinatore Alessandro Colucci era arrivata chiara la richiesta di una presa di distanze dalle parole di Salvini.

Parla invece di una maggioranza ormai al capolinea l'opposizione. «Salvini ha vinto, Maroni ha perso, con la sonora sconfitta del modello Lombardia, delle alleanze di centrodestra e della linea autonomista della Lega» ha attaccato il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri, mentre il M5S rilancia: «Salvini ha staccato la spina a Maroni, noi siamo pronti per le elezioni anticipate».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Maggio 2017, 08:49
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