Renzi non si nasconde: “Il referendum più importante
dell'Italicum, serviranno i voti della destra”

Renzi non si nasconde: “Il referendum più importante dell'Italicum, serviranno i voti della destra”

di Alessandra Severini
«Inutile girarci intorno: i voti di destra saranno decisivi al referendum. La sinistra, ormai, è in larghissima parte con noi».

E’ questo l’assioma da cui parte Matteo Renzi per condurre la campagna a sostegno della riforma costituzionale. Una campagna sul merito del ddl: «Sulla scheda elettorale in fondo non c’è scritto: volete voi cancellare dalla faccia della terra il governo Renzi. Il governo Renzi può essere cancellato ogni giorno. Oggi si discute di Italia, non di una persona». Un’analisi schietta, con cui Renzi sostiene anche che la riforma istituzionale è «più importante dell’Italicum» che è disponibile a cambiare. Ma l’analisi del premier non piace alla minoranza Pd.

«Il referendum si vince a destra? Se è così il Pd perde anima ed elettori», dice Roberto Speranza che descrive come «turbata» la sinistra dem dalle affermazioni del premier e segretario. Né piace questo dare per scontato che a sinistra si sia tutti convinti della bontà della riforma. «Incontro tante persone di centrosinistra che non sono convinte e vogliono votare no», avverte ancora Speranza.

Le critiche però non fanno cambiare idea al premier, che ai ribelli dem risponde pungendo: «Se non prendi i voti degli altri ti chiami minoranza, se prendi i voti degli altri ti chiami maggioranza». Alla sfida referendaria si prepara anche Silvio Berlusconi, che ieri ha festeggiato i suoi 80 anni. Il Cav è deciso a guidare una battaglia comune dell’intero centrodestra per il no.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Settembre 2016, 08:33
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