Referendum, prime proiezioni. No a valanga: 59,9%. Affluenza 69%
Salvini: "Vittoria dei cittadini. Adesso #Renziacasa, elezioni subito"

Referendum, prime proiezioni. No a valanga: 59,9%. Affluenza 69% Salvini: "Vittoria dei cittadini. Adesso #Renziacasa, elezioni subito"
Un trionfo netto, nettissimo, che segna 'un prima e un dopo' nella politica italiana. Il No alla riforma stravince con il 60% delle preferenze e travolge Matteo Renzi e il suo esecutivo: «il mio governo finisce qui, vado via senza rimorsi», annuncia il presidente del Consiglio in una conferenza stampa a Palazzo Chigi dove parla di «sconfitta netta» e afferma che nel giro di una manciata d'ore consegnerà le sue dimissioni irrevocabili al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Di tutt'altro tenore la reazione del fronte del No, unito idealmente da un lungo boato di esultanza. È una notte drammatica per il governo Renzi e per il Pd. Una notte che comincia malissimo con i primi exit poll che non lasciano spazio alle illusioni dando il Sì a percentuali che non superano il 46%. La forbice, con il passare delle ore, si allarga, con il No che supera il 59% e il Sì fermo a poco più del 40%. Dati ai quali va accompagnato quello dell'alta affluenza, che si attesta al 69%.
 


In base alla prima proiezione Tecné per Mediaset sul referendum, calcolata sull'11,5% del campione, il Sì è al 40,1%%, il No è al 59,9%.

In base al terzo exit poll, elaborato ponderando anche i primi dati dello spoglio, di Ipr Marketing-Istituto Piepoli per la Rai sul referendum il Sì è al 39-43% ed il No al 57-61%. In base al terzo exit poll Tecné per Mediaset sul referendum, il Sì è al 40-44%%, il No è al 56-60%.

Affluenza quasi al 70%. Secondo i dati parziali del sito internet del Viminale (1.524 comuni su 7.998), l'affluenza alle 23 per il referendum costituzionale è pari al 69,3%.

IL VOTO ALL'ESTERO Il ministero degli Esteri rende noto che dei 4.052.341 italiani all'estero aventi diritto al voto, hanno partecipato alla consultazione referendaria 1.251.728 elettori. Il dato corrisponde a un'affluenza del 30,89%.

PD, CONVOCAZIONE MARTEDI' «Noi come Pd convocheremo gli organi di partito entro pochi giorni, già martedì la Direzione, per le valutazioni dell'esito del voto referendario e per le iniziative da assumere». Lo ha detto il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini.



SALVINI: VITTORIA DEI CITTADINI «Sfidiamo la scaramanzia e osiamo perché se vittoria sarà, sarà vittoria di popolo contro i poteri forti di tre quarti del mondo». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo subito dopo gli exit poll. «Se fossero confermati questi dati sarebbe una grande vittoria dei cittadini e Renzi dovrebbe dimettersi nei successivi due minuti per andare subito a elezioni politiche». Lo afferma Matteo Salvini commentando gli exit poll del referendum. «Mi aiutate a mandare in tendenza #Renziacasa?». Lo scrive su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini, che ha chiesto le dimissioni di Matteo Renzi dopo gli exit poll che danno in vantaggio il No nel referendum costituzionale.

FI: DIMISSIONI RENZI «Renzi si deve dimettere. Questa è una grande vittoria della democrazia e se confermati i dati anche una grande vittoria del no». Lo afferma Renato Brunetta in conferenza stampa commentando i primi exit poll. «Renzi - aggiunge Brunetta - che ha personalizzato questa battaglia referendaria, che aveva detto che se avesse perso si sarebbe dimesso e ritirato a vita privata, ora si deve dimettere. Renzi se ne va e con lui c'è la sconfitta dei poteri forti, delle società finanziarie speculative, di chi ha giocato sulla pelle del nostro Paese».

DI MAIO: "UOMO SOLO AL COMANDO NON ESISTE PIU'" "Oggi ha perso la casta al potere. Ha perso l'arroganza al potere da cui impareremo tante cose nella formazione della nostra squadra di governo e del nostro programma. Da domani saremo al lavoro sul governo dei Cinque Stelle, coinvolgeremo le energie e le persone libere che vorranno partecipare. L'uomo solo al comando non esiste più ma i cittadini che governano le istituzioni". Lo afferma Luigi Di Maio, nel corso di una conferenza stampa alla Camera commentando voto referendum.

GRILLO: "AL VOTO CON ITALICUM" «Abbiamo sempre criticato» l'Italicum «ma questi partiti farebbero di peggio e ci metterebbero anni legittimando l'insediamento di un governo tecnico alla Monti».
Lo scrive Beppe Grillo sul blog dove aggiunge che per quanto riguarda il Senato aggiunge: «proponiamo di applicare dei correttivi per la governabilità alla legge che c'è già: il Consultellum. Ci vogliono cinque giornate di lavoro. La nostra proposta a tutti è di iniziare a lavorarci domani e avere la nuova legge elettorale in settimana. Non si può bloccare il Parlamento discutendo una nuova legge elettorale. Si deve votare il prima possibile. I partiti faranno di tutto per tirarla per le lunghe e arrivare a settembre 2017 per prendere la pensione d'oro. Non glielo permetteremo e l'unica soluzione è quella che proponiamo. Chiediamo agli italiani di stare al nostro fianco in questa battaglia».



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Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Dicembre 2016, 01:42
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