Manovra, le misure: dall'Iva a pensioni e lavoro, tutte le novità

Manovra, le misure: dall'Iva a pensioni e lavoro, tutte le novità
La manovra incassa il primo via libera del Parlamento: 290 i sì, 118 i no. Nessuno stravolgimento durante il primo passaggio in Parlamento: i capisaldi - come ha sottolineato il premier Matteo Renzi - non sono stati modificati. Ora la palla passa al Senato e i margini per ulteriori modifiche dipenderanno in gran parte anche dall'esito del referendum. Il presidente del Consiglio rivendica, in una conferenza stampa con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a Palazzo Chigi, di aver tagliato le tasse: alle aziende ma anche ai pensionati più poveri. Gli assegni sotto i mille euro, fa i conti, avranno tra i 30 e i 50 euro in più. Insomma, meno degli 80 euro sperati - riconosce - ma comunque un passo avanti.

Renzi e Padoan, a una settimana dalla consultazione sulla riforma costituzionale, lanciano messaggi rassicuranti: nessun rischio di esercizio provvisorio, dice il premier, il Senato va avanti e avrà anche il tempo per nuove modifiche al ddl bilancio. A partire dalla questione della sanità tarantina, su cui - dice il premier - è in atto una «mistificazione. Tutto ciò che serve per Taranto - prosegue - lo faremo, ma trovo la polemica strumentale». Compreso il sit-in in programma per il prossimo sabato davanti Palazzo Chigi e al quale parteciperà anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. E comunque, ribadisce più volte in conferenza, la responsabilità dello stop alla tranche da 50 milioni di euro è del Parlamento e in particolare - punta il dito Renzi - del presidente della commissione Bilancio che lo ha «dichiarato inammissibile». Un rimpallo di responsabilità dal momento che nei giorni scorsi è stato proprio il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), a chiedere al governo «di spiegare il no all'emendamento» registrato durante i lavori parlamentari.

Taranto a parte, in generale, la direzione intrapresa dal governo è però quella giusta, sottolinea il titolare del Tesoro: a confermarlo anche l'Ocse che «dà il debito in calo nel 2016. La solidità finanziaria del Paese - osserva dunque Padoan - continua ad essere perseguita». Altro che Achille Lauro, ironizza il premier. E una volta che il ddl bilancio passerà all'esame del Senato, dove l'iter entrerà nel vivo solo dopo il ponte dell'8 dicembre, sulla carta saranno diversi i capitoli che potranno essere ulteriormente migliorati: banche, enti locali e giochi sono i nodi in attesa di essere sciolti.

Eppure, per le opposizioni l'esame della manovra anche quest'anno si tratta di «un'occasione persa»: per Stefano Fassina di Sinistra Italiana il governo Renzi «conferma la linea di politica economica centrata sugli incentivi agli investimenti privati» mentre il presidente dei deputati di Forza Italia Renato Brunetta definisce la conferenza stampa una «ridicola messa in scena in TV». La manovra è - dice la Lega - «un'illusione elettorale». «Giuda», traditori«, attacca in Aula durante le dichiarazioni di voto il deputato M5S Giorgio Sorial. 

I PILASTRI Una manovra che innanzitutto abbassa le tasse. Nel giorno del via libera della Camera alla legge di bilancio, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lo ripete come un mantra e sottolinea che, nonostante il testo fosse già «pieno di buone notizie» così come uscito a metà ottobre dal cdm, Montecitorio lo ha anche migliorato.

Ecco alcuni dei capisaldi della legge di bilancio, pensata dal governo e ritoccata dai deputati, ora pronta per il passaggio al Senato nella settimana dopo il referendum.

SCONGIURATE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA, IVA NON AUMENTA - Il «grosso» della manovra sta nella cancellazione delle clausole sull'Iva per 15 miliardi di euro. Nel 2017 non ci saranno quindi aumenti delle tasse legati alle clausole lasciare in eredità dal passato. Il problema rimane però per il 2018 e il 2019, rispettivamente per 19,6 miliardi e di 23,3 miliardi.

SISMA ED ECOBONUS, PER CONDOMINI FINO A 85% - Il sismabonus viene confermato a partire dal 50% ma potrà arrivare fino all'85% in caso di miglioramento di 2 classi di rischio. L'agevolazione, che viene 'stabilizzatà per 5 anni fino al 2021, vale sia per i condomini sia per le abitazioni singole e si potrà detrarre, quindi recuperare, in 5 anni anziché in 10. Le percentuali di sconto aumentano al 70 e 80% per le case e al 75 e 85% dei condomini. Al Senato dovrebbe essere estesa agli incapienti la possibilità di cedere il credito alle banche. Per l'efficienza energetica viene confermato lo sconto al 65%. Stesso vale per il bonus mobili al 50%.

SCONTI ASSUNZIONI, RADDOPPIA PREMIO PRODUTTIVITÀ - La versione originale della manovra prevedeva la decontribuzione per le assunzioni stabili (anche in apprendistato) degli studenti che abbiano svolto stage (alternanza scuola-lavoro). Il tetto era di 3.250 euro l'anno per massimo 36 mesi. Con un decreto ministeriale si è poi intervenuto per alzare la soglia ad 8.060 euro, ma solo per le assunzioni al Sud di giovani e disoccupati. Salgono invece i tetti per la detassazione al 10% dei premi di produttività (fino a 4.000 euro su redditi di massimo 80.000 euro).

800 EURO A MAMME, 1.000 PER ASILI E BAMBINI MALATI - La manovra mette a disposizione 392 milioni l'anno per il bonus nascita da 800 euro, stimando una platea di 490mila future mamme. Alla Camera il bonus da 1000 euro per l'asilo nido è stato esteso anche ai bambini malati fino a 3 anni che hanno bisogno di assistenza a casa. Ampliato nel corso dell'esame a Montecitorio anche il congedo per i neo-papà: resta a 2 giorni nel 2017, salendo a 4 nel 2018 (5 in caso di uno in più a valere su quelli della madre).

PACCHETTO INVESTIMENTI, ARRIVA IPERAMMORTAMENTO - Nel 2017 viene confermato il superammortamento al 140% sui beni strumentali ma arriva anche l'iperammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione. Sgravi aggiuntivi sono previsti anche per quelli in ricerca e sviluppo. Per le imprese scatterà da gennaio anche la riduzione dell'Ires dal 27,5% al 24%. Attenzione anche alle Pmi con l'introduzione dell'Iri (sempre al 24%).

APE, OPZIONE DONNA, ESODATI E LOTTA A POVERTÀ - L'anticipo pensionistico scatta il primo maggio 2017, rimane in vigore in via sperimentale fino alla fine del 2018. Si può chiedere con 63 anni di età e 20 di contributi. La penalizzazione è del 4,5%. Il governo ha però previsto l'Ape social a costo zero per disoccupati e disabili (63 anni di età a 30 di contributi) o lavoratori impegnati in attività particolarmente pesanti (63 anni e 36 di contributi). Alla Camera è stata estesa infine la sperimentazione di opzione donna, la platea dei salvaguardati dall'ottava salvaguardia degli esodati (da 27.000 a 30.000) e sono stati aggiunti 150 milioni allo stanziamento iniziale di 500 milioni dal 2018 per la lotta alla povertà.

MUSICA E CULTURA, STOP A BAGARINI - Il tax credit per il cinema continua anche nel 2017. Il bonus diciottenni, confermato per il 2017, ma si estende a nuovi settori: musica registrata (cd e web), corsi di lingue, di musica e di teatro. Ad essere rifinanziato è anche il bonus Stradivari per l'acquisto di strumenti musicali. Per contrastare il «secondary ticketing» vengono introdotte sanzioni da 5.000 a 180.000 euro per chi compra e rivende online i biglietti di spettacoli e concerti.

PUBBLICO IMPIEGO, POLIZIA, GIUSTIZIA - Il fondo per il rinnovo dei contratti e le nuove assunzioni ammonta a 1,48 miliardi nel 2017 e a 1,39 miliardi dal 2018. Risorse anche per i corpi di polizia e i vigili del fuoco. Assunti con contratto a tempo indeterminato anche 1.000 cancellieri nei Tribunali.

SALUTE - Il fondo per il Sistema sanitario nazionale viene rifinanziato con 113 miliardi nel 2017 e 114 nel 2018. Un miliardo è vincolato all'acquisto di farmaci innovativi oncologici e vaccini. Prevista anche la stabilizzazione del personale medico.

SCUOLA, DA EDILIZIA SCOLASTICA A PARITARIE - Raddoppiano i contributi per gli istituti privati che accolgono disabili e per le scuole materne paritarie. Arrivano in tutto 75 milioni. Aumentano anche le detrazioni per chi inscrive i figli nel privato. Oltre mezzo miliardo viene invece destinato alla ritrutturazione e al decoro delle scuole pubbliche. Altri 540 milioni nel biennio '17-'18 serviranno invece ad aumentare l'organico.

MIGRANTI - Il capitolo vale in tutto 3,4 miliardi di euro. La «missione» immigrazione è valutata in 2,86 miliardi, cui si aggiungono 320 milioni destinati ai Comuni e 200 milioni per il nuovo Fondo per l'Africa istituito presso la Farnesina.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Novembre 2016, 20:01
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