Legge elettorale, Renzi vuole accelerare i tempi. Napolitano: "Ipocrisia su intercettazioni"

Legge elettorale, Renzi vuole accelerare i tempi. Napolitano: "Ipocrisia su intercettazioni"

di Alessandra Severini
La legge elettorale arriverà in aula il 29 maggio ed entro i primi di giugno verrà approvata. Matteo Renzi auspica che non ci siano ritardi né tentennamenti: «Come Pd lanciamo un appello: per favore, non perdete altro tempo». 

Il fatto è che i partiti hanno posizioni ancora molto distanti. La proposta ufficiale del Partito democratico è una sorta di Mattarellum rivisto, con la metà dei deputati eletti in collegi uninominali e l'altra metà con metodo proporzionale. La nuova proposta favorisce le coalizioni, piace ai centristi di Ap e alla Lega, mentre sono critici i 5 stelle e Forza Italia, entrambi contrari ai collegi uninominali. «E' un Anticinquestellum» hanno detto i deputati grillini. E se la proposta alla Camera ha i numeri, al Senato potrebbe essere più difficile arrivare ad approvarla.

Secondo il capogruppo dem Rosato la legge potrebbe favorire la nascita di una coalizione di centrosinistra che va da Ap ai bersaniani. Ma l'idea trova contrario Giuliano Pisapia, che esclude di allearsi con Alfano e viene bocciata anche dal leader di Mdp Roberto Speranza, che pone un veto su Renzi. 

Anche la vicenda Consip ha riaperto la polemica sulla pubblicazione delle intercettazioni. L'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano definisce il dibattito «ipocrita» perchè «non c'è mai stata la volontà politica per concordare provvedimenti che mettano fine a questa insopportabile violazione». 

I renziani sospettano dietro la pubblicazione della telefonata tra Matteo Renzi e il padre Tiziano un tentativo mirato a demolire l'ex premier e il Pd. Va giù duro Matteo Orfini: «E' un attacco alla democrazia».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Maggio 2017, 08:40
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