Jobs Act, dalla cig ai co.co.co fino all'agenzia
nazionale del lavoro: le ultime novità -Leggi

Jobs Act, dalla cig ai co.co.co fino all'agenzia nazionale del lavoro: le ultime novità -Leggi
ROMA - ​Dalla possibilità del congedo parentale fino ai 12 anni del bambino alla stretta sulla durata della cig che viene comunque estesa anche ad apprendisti e piccole imprese con oltre 5 dipendenti (in totale 1,4 milioni di lavoratori in più) fino all'Agenzia nazionale del lavoro e delle ispezioni; dall'addio ai co.co.pro. alla possibilità di demansionamento fino alla revisione dei controlli a distanza. Queste, in sintesi, le novità degli ultimi sei decreti legislativi attuativi del Jobs act, di cui due (conciliazione vita-lavoro e tipologie contrattuali) approvati in via definitiva, mentre i restanti quattro schemi ora passano in Parlamento per il parere delle commissioni.



CONGEDO FINO A 12 ANNI BAMBINO (OK DEFINITIVO). Più tempo per beneficiare del congedo parentale facoltativo: l'arco entro il quale mamme e papà possono fruire di quello parzialmente retribuito (al 30%) passa dagli attuali 3 ai 6 anni del bambino, mentre per quello non retribuito si sale dagli 8 ai 12 anni. Novità che valgono anche nei casi di adozione e affidamento. Inoltre, al posto del congedo si può richiedere il part-time al 50%. Il tempo di preavviso al datore di lavoro scende da 15 a 5 giorni (2 giorni se la fruizione è oraria). Nei casi di parto molto prematuro, la maternità obbligatoria può superare anche i 5 mesi.



CONTRATTI E MANSIONI, ADDIO CO.CO.PRO. (OK DEFINITIVO). A partire dall'entrata in vigore di questo decreto legislativo, contratti di collaborazione a progetto non potranno più essere attivati (quelli già in essere proseguiranno fino alla loro scadenza). Dal primo gennaio 2016, ai rapporti di collaborazione che si concretizzino come continuativi ed etero-organizzati dal datore saranno applicate le norme del lavoro subordinato. Salve le collaborazioni regolamentate da accordi collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali nazionali, anche di categoria. Per i voucher, il tetto annuo passa da 5.000 a 7.000 euro. Riguardo alle mansioni, nei casi di ristrutturazione o riorganizzazione l'impresa potrà modificare le mansioni del lavoratore anche sul livello di inquadramento inferiore, senza modificare il trattamento economico, fatta eccezione per quello accessorio.



TETTO CIG 24 MESI, MA ESTESA A 1,4 MLN LAVORATORI (PRIMO OK, VA A PARLAMENTO). Stretta per la durata della cassa integrazione ordinaria e straordinaria che sarà di 24 mesi in un quinquennio mobile (30 mesi per le imprese edili), contro i 48 mesi attuali. Il tetto sale a 36 mesi con il ricorso alla solidarietà. Al contempo la cig viene estesa agli apprendisti e alle piccole imprese con più di 5 dipendenti, a fronte del pagamento di un'aliquota dello 0,45% della retribuzione a partire dal 2016. Per effetto del decreto, come sottolineato dal governo, vengono estese le tutele a 1,4 milioni di lavoratori sinora esclusi. Si consentono così risparmi, utilizzati per rendere strutturali la Naspi (l'assegno di disoccupazione) a 24 mesi anche dopo il 2016. Viene ridotto del 10% il contributo ordinario per tutte le imprese e introdotto il meccanismo di 'chi usa di più paga di più', con un contributo addizionale del 9% della retribuzione persa per i periodi di cassa sino a un anno di utilizzo; del 12% sino a due anni e del 15% sino a tre.



ARRIVA ANPAL, AGENZIA NAZIONALE LAVORO (PRIMO OK, VA AL PARLAMENTO). Il decreto legislativo istituisce una Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata dalla nuova Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal). Viene definito lo stato di lavoratore disoccupato anche parziale e di lavoratore a rischio di disoccupazione. Gli appartenenti a queste categorie verranno assegnati ad una classe di profilazione, allo scopo di valutarne il livello di occupabilità e saranno convocati dai Centri per l'impiego per la stipula di un Patto di servizio personalizzato. Si prevede inoltre un assegno di ricollocazione.



AL VIA ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO (PRIMO OK, VA A PARLAMENTO). Il decreto legislativo prevede, al fine di razionalizzare e semplificare l'attività ispettiva, l'istituzione dell'Ispettorato nazionale del lavoro, che sotto la guida del ministero del Lavoro coordinerà tutto il personale ispettivo (compreso quello in forza presso Inps e Inail).



DA REVISIONE CONTROLLI A DISTANZA A SANZIONI LAVORO NERO (PRIMO OK, VA A PARLAMENTO). C'è la revisione della disciplina dei controlli a distanza del lavoratore, modificando così quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori. C'è la semplificazione per l'inserimento mirato delle persone con disabilità. Si modifica la cosiddetta maxisanzione per il lavoro nero con l'introduzione degli importi sanzionatori 'per fasce', anziché legati alla singola giornata di lavoro irregolare, e si modifica il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale, favorendo una «immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita, valorizzando gli istituti di tipo premiale». Infine arrivano le ferie 'solidali': ossia la possibilità per i lavoratori di cedere, a titolo gratuito, ai propri colleghi, i riposi e le ferie maturate «al fine di assistere figli minori in particolari condizioni di salute».
Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Giugno 2015, 09:13
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