Violentò la figlia per 12 anni,
arrestato un tassista 56enne

Violentò la figlia per 12 anni, arrestato un tassista 56enne

di Salvatore Garzillo
I primi abusi da parte del padre sono iniziati quando aveva 8 anni e sono andati avanti fino ai 20. Eppure la vittima di questa terribile storia ha ammesso ai poliziotti di non provare odio nei suoi confronti.

«Questo dà l’idea del livello di manipolazione che l’uomo è riuscito a ottenere sulla figlia - spiega il dirigente del commissariato Porta Genova, Ottavio Aragona - questo è uno di quei casi di cui nessuno vorrebbe occuparsi nella propria carriera». Il padre padrone, com’è stato definito anche dai suoi più stretti parenti, è un tassista di 56 anni che al momento dell’arresto è parso incredulo: era convinto che se la sarebbe cavata con una denuncia.

L’indagine è iniziata un mese fa, quando la ragazza si è presentata al commissariato assieme a un’amica per raccontare anni di violenze subite dal padre. «Sono stati fondamentali gli amici e gli insegnanti della scuola - prosegue Aragona - la ragazza si è confidata con la preside nel giugno 2015 e da quel momento la direttrice l’ha spinta a presentarsi alla polizia». Il tassista è descritto come un uomo dalla personalità borderline, con pochissime relazioni e che da molti anni fa il turno di notte.

«La moglie ha abbandonato la casa quando la figlia aveva 7 anni e da allora è in un centro di cura psichica. Da quel momento l’uomo ha sostituito la sua figura con la ragazzina, manipolandola al punto da farle credere che questo comportamento era normale nelle famiglie disagiate. Le diceva che aveva difficoltà a relazionarsi con altre donne e che non aveva abbastanza soldi per pagare una prostituta. Dai 14 anni ha iniziato a pagare la figlia 3 euro per ogni prestazione sessuale». Tutto ciò ha lasciato segni indelebili nel corpo ma soprattutto nella mente della vittima, che ormai sconta problemi di natura cognitiva e psichica.

La svolta c’è stata quando il padre ha minacciato la ragazza di fare del male agli amici con cui si stava confidando. «La paura di ritorsioni ha fatto scattare la rivalsa della figlia - spiega il poliziotto - il padre ha tentato in tutti i modi di farle ritirare la denuncia e l’ha denunciata a sua volta perché non faceva le pulizie a casa. Per anni i servizi sociali non si sono accorti di nulla, hanno solo segnalato la sporcizia in casa. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Marzo 2016, 10:34
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