Tangenti sanità lombarda, Canegrati in lacrime dal carcere: "Pronta a chiarire tutto" -Foto

Tangenti sanità lombarda, Canegrati in lacrime dal carcere: "Pronta a chiarire tutto"
È scoppiata anche a piangere Maria Paola Canegrati, l'imprenditrice arrestata nei giorni scorsi nell'inchiesta sulla sanità lombarda che ha portato in carcere anche il consigliere regionale lombardo Fabio Rizzi, durante l'interrogatorio, durato circa sette ore, davanti al pm di Monza Manuela Massenz nel carcere milanese di San Vittore. Al magistrato la cosiddetta zarina dell'odontoiatria lombarda ha detto, come spiegato dal suo difensore, l'avvocato Leonardo Salvemini, di voler «collaborare» affinchè «emerga la verità».
 


Le «responsabilità» individuate nelle contestazioni della Procura, ha aggiunto il legale, «sono elevate e molto rilevanti» e quindi Canegrati intende «collaborare e chiarire tutto». Per questo sarà ascoltata ancora e a lungo nei prossimi giorni dal pm.
L'imprenditrice è finita in carcere nell'ambito dell'inchiesta nella quale si ipotizzano mazzette, regalie e favori da parte della donna in cambio di appalti a società del suo gruppo specializzato nel settore odontoiatrico. Indagine che ha portato a 16 arresti (anche cinque obblighi di dimora), tra cui quello del presidente della commissione Sanità del Pirellone, il leghista (sospeso dal partito) Fabio Rizzi. «La volontà è quella di collaborare e fare tutto affinchè emerga la verità», ha spiegato il difensore dopo l'interrogatorio, chiarendo che l'imprenditrice verrà probabilmente sentita dal pm ancora altre volte e a lungo nei prossimi giorni. La donna, quindi, ha aggiunto il legale, vuole «chiarire tutto» e in alcune fasi dell'interrogatorio di oggi era «molto provata e in lacrime».
Il pm Manuela Massenz proseguirà nei prossimi giorni il giro degli interrogatori degli arrestati sentendo anche Rizzi il quale, come Canegrati, nei giorni scorsi ha chiesto l'interrogatorio con il pm.

Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Febbraio 2016, 18:47
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