Salvini in piazza, Parisi no: ecco
le ragioni del candidato sindaco
di Elisa Straini
In realtà il candidato sindaco del centrodestra già aveva detto che non si sarebbe fatto vedere, poco propenso ad indossare la casacca del Carroccio nella battaglia per il No al referendum costituzionale di ottobre, lanciata proprio con la manifestazione di ieri. Una questione «troppo caricata di significato politico pro o contro Renzi» aveva commentato già i giorni scorsi, poco disposto ad «inquinare la campagna elettorale con valutazioni politiche extra Milano». Parole chiare che però non avevano fatto escludere del tutto un suo passaggio, tanto che in un programma fatto circolare alla vigilia era previsto un suo intervento. Ma niente da fare.
Parisi assente e - davanti a qualche migliaio di persone arrivate nonostante il diluvio - palco tutto leghista con i big del partito, Roberto Maroni, Luca Zaia e Roberto Calderoli che a fianco del loro leader hanno intonato il Va' Pensiero e hanno poi rilanciato tutte le crociate leghiste: immigrazione zero, abolizione legge Fornero e stop tasse. Mai un accenno da parte di Salvini all'appuntamento con le elezioni comunali e tanto meno al candidato sindaco. Nessun problema, però. Almeno stando al leader del Carroccio che, a manifestazione conclusa, ha tenuto a far sapere di aver incontrato proprio ieri poco prima di salire sul palco Stefano Parisi. «Avrà una delusione chi vuol vedere o far credere che ci siano divisioni tra noi - ha detto - i nostri rapporti sono ottimi e coesi» e «abbiamo parlato della chiusura della campagna elettorale il 3 giugno in piazza Gae Aulenti». Lì si ritroveranno tutti i leader del centrodestra: Salvini ma anche La Russa, Lupi e probabilmente Berlusconi a sostegno del loro candidato. Tutti uniti, almeno per un giorno.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Maggio 2016, 09:38
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