Parisi-Sala, finito il tempo del fair play:
nuovo scontro in tv su Expo e Serravalle

Parisi-Sala, finito il tempo del fair play: nuovo scontro in tv su Expo e Serravalle
Bye bye fair play. I toni della campagna elettorale si fanno infuocati in vista del ballottaggio del 19: Stefano Parisi (centrodestra) e Giuseppe Sala (centrosinistra) a muso duro ieri sera, a Porta a Porta.

Addio diplomazia: botta e risposta serrato a colpi di «dici balle, zitto e ascolta», attacca Parisi. «Non facciamo i fenomeni, buttate tutto in caciara», contraccambia Sala. Un confronto a tutto campo con scambi di accuse su traffico, tasse, Area C. Lo scontro si è fatto più duro su Serravalle ed Expo. L'uomo del centrosinistra ha ribadito che il Comune «può uscire da Serravalle» e che la vendita delle quote «è in fase avanzata». Immediata la replica dell'avversario: «Serravalle non è vendibile, lo sanno tutti. Raccontare che si fanno 100 milioni non sta né in cielo né in terra». Poi, l'affondo: «Non si può trattare con disinvoltura le partecipazioni pubbliche, come sembrerebbe aver fatto anche sul bilancio di Expo». Contrattacco di Sala: «Vai a spiegare come si fa a tagliare le tasse di 200 milioni». Scintille anche per Area C: «Zitto - sbotta mister Confindustria, accusato di volerla togliere - Voglio eliminare il pedaggio per i residenti. Punto».

Si giocano il tutto e per tutto a caccia di voti, soprattutto del M5S (10,6% di consensi al rimo turno). Sala s'appella ai grillini, temendo il voto anti-Renzi: «Votate secondo coscienza, guardando i programmi». Per Parisi non c'è partita: «Chi vuole cambiare come i 5 Stelle guarda a noi». I primi incontri per ampliare le coalizioni sono già avvenuti in queste ore. Entrambi hanno dialogato con i radicali di Marco Cappato (1,9%), che fa sapere: «Ora valutiamo gli impegni». Mister Expo si è mosso anche verso la sinistra radicale di Basilio Rizzo (3,56%), ma l'appoggio non è scontato, come ha ammesso lo stesso candidato. Intanto, cresce l'attesa per i papabili assessori. «Gabriele Albertini sicuramente. Gli altri nomi dopo le elezioni», dichiara Parisi. Polemico Sala: «Indietro di 20 anni. Alla faccia del cambiamento. Io farò i nomi prima del voto».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Giugno 2016, 09:31
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