Si era invece attestata intorno al 15 per cento (14.96%, ma il dato è ancora provvisorio), in calo rispetto al primo turno (16,89%), l'affluenza alle urne alle 12 nei 113 comuni dove sono in corso i ballottaggi per l'elezione dei sindaci.
Nelle grandi città in controtendenza solo Milano, dove gli elettori che sono andati a votare sono stati più numerosi che al primo turno (15.93% contro il 15.56%).
Per votare c'è tempo fino alle 23, poi subito al via lo spoglio delle schede.
Giuseppe Sala e Stefano Parisi, candidati a sindaco di Milano rispettivamente per il centrosinistra e per il centrodestra, hanno votato in mattinata. Entrambi iscritti al seggio del liceo Parini di via Goito, si sono presentati a un paio di ore di distanza l'uno dall'altro.
Il primo è stato Beppe Sala, arrivato intorno alle 10.30 insieme alla moglie Dorothy De Rubeis. All'uscita, ai giornalisti ha detto: «Sono tranquillo». Il secondo, invece, si è presentato intorno alle 12.15, accompagnato da alcuni amici. Dopo aver lasciato cadere la sua scheda nell'urna, ha salutato con la mano, poi ha lasciato il seggio stringendo mani e baciando alcuni dei presenti. Quella di oggi, tra i due, sarà una sfida all'ultimo voto, dal momento che a dividerli sono meno di 5mila voti. L'affluenza sarà quindi decisiva: lo scorso 5 giugno a recarsi alle urne era stato il 54,65% degli oltre un milione di aventi diritto, poco più di un milanese su due. Un crollo di 13 punti rispetto al 67,6% del 2011, quando a sfidarsi erano stati Giuliano Pisapia e Letizia Moratti. Resta dunque da capire se la campagna di queste ultime due settimane abbia convinto chi aveva scelto di astenersi.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Giugno 2016, 19:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA
