Tangenti nella sanità, Mantovani: "Sono
innocente, Maroni mi rinomini assessore"
Da un lato la partita aperta con i giudici ai quali dovrà rispondere delle accuse di corruzione, concussione e turbativa d'asta, dall'altra il match con il governatore Roberto Maroni per riavere la sua carica politica e quella delega alla sanità che ha mantenuto fino al momento dell'arresto, nell'ottobre scorso. È a Maroni infatti che - dai corridoi del Tribunale dove è arrivato con tanto fan al seguito - il Faraone di Arconate ha lanciato la sfida: «Sono pronto a rifare l'assessore in Regione Lombardia, visto che mi è stata sottratta questa carica ha detto senza giri di parole - se Roberto Maroni ha coraggio lo fa, perché sono assolutamente innocente». E della questione, ha preannunciato, intende parlare anche a Silvio Berlusconi.
Dal governatore per il momento nessuna risposta, mentre si scatenano le opposizioni di centrosinistra. «Sono passati solo due giorni dal voto a Milano e già Forza Italia passa all'incasso con Maroni» ha attaccato il Pd con il segretario regionale Alessandro Alfieri che è convinto che «visti i nuovi rapporti di forza tra i partiti di centrodestra, questo è solo l'inizio» e «a Palazzo Lombardia si tornerà ancora una volta a discutere di equilibri e di poltrone». Secondo i Cinque Stelle invece Mantovani «è senza vergogna», visto che «senza attendere il verdetto dei giudici è già pronto a rioccupare la poltrona di assessore».Sul fronte giudiziario intanto l'udienza di ieri è stata rinviata al 29 giugno con la Regione Lombardia che, oltre al Comune di Arconate - di cui Mantovani è stato a lungo sindaco - e ad altri soggetti ha chiesto di essere ammessa come parte civile.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Giugno 2016, 09:21
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