Porta Vittoria, dichiarato il fallimento della società
di Coppola: “Debiti per 400 milioni di euro”

Porta Vittoria, dichiarato il fallimento della società di Coppola: “Debiti per 400 milioni di euro”

di Angela Calzoni
Brutto colpo per Danilo Coppola, l'immobiliarista protagonista dell'estate dei furbetti del quartierino. Il tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento di Porta Vittoria spa, società riconducibile proprio a Coppola che si sta occupando dello sviluppo di un'area di circa 142mila metri quadri nel centro di Milano.

I giudici della sezione fallimentare milanese hanno revocato l'ammissione alla procedura di concordato preventivo, com'era stato richiesto dai pm Giordano Baggio e Mauro Clerici. Una scelta piuttosto inevitabile, dato che Porta Vittoria spa avrebbe un passivo di circa 400 milioni di euro. Quella del concordato preventivo era una strada che la Corte aveva imboccato nell'aprile scorso anche se la Procura e il Banco Popolare (esposto per circa 218 milioni di euro), la Colombo Costruzioni (per circa 39 milioni) e il gruppo Ipi, avevano presentato istanza di fallimento. Da quel momento era anche ripartito un dialogo tra la società e i suoi creditori, tanto che è stata tentata anche la strada della ristrutturazione del debito. Alla fine, però, i pm hanno rinnovato la richiesta di revoca dell'ammissione alla procedura di concordato preventivo e i giudici l'hanno accolta, decretando quindi il fallimento della società.

Il dissesto finanziario di Porta Vittoria spa rientrava già nel filone d'indagine che ha portato Coppola di nuovo in carcere il 24 maggio scorso per bancarotta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. L'immobiliarista, che dal primo settembre si trova agli arresti domiciliari, sarà processato con rito immediato a partire dal 17 novembre prossimo. E non è escluso che, prima di arrivare in aula, non si giochi la carta del patteggiamento.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Settembre 2016, 09:31
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