Omicidio Famoso, la compagna di Righi:
"Stava per investirmi, salvata da Davide"

Omicidio Famoso, la compagna di Righi: "Stava per investirmi, salvata da Davide"

di Benedetta Dalla Rovere
Alfredo Famoso, alla guida del suo taxi, andava veloce, talmente veloce che se il mio compagno non mi avesse fermata mettendomi una mano al petto, io sarei andata avanti e sarei stata investita. Questa la versione dell'incidente del 23 febbraio scorso in via Morgagni che che Francesca D., la compagna di Davide Righi, il consulente informatico a processo per omicidio preterintenzionale per la morte del tassista 68enne, ha dato ai giudici della prima Corte d'Assise di Milano.





Per il pm Maria Tessera Latella il tassista non si è fermato per far passare la coppia e il consulente informatico 49enne ha reagito scagliando una confezione con quattro bottiglie d'acqua contro la macchina. E poi, sempre secondo l'accusa, quando il tassista è sceso, Righi gli ha lanciato in faccia le bottiglie d'acqua. L'autopsia ha accertato che la causa della morte, avvenuta dopo due giorni di coma, è stato un gravissimo trauma cranico che Famoso ha riportato cadendo a terra dopo il colpo ricevuto da Righi.



Diversa la versione resa in aula da Francesca D. Le bottiglie d'acqua minerale, secondo la donna, erano soltanto due e non quattro e quando hanno colpito il taxi «sono volate via». Famoso a quel punto «si è fermato dieci metri più avanti e ha cominciato a correrci dietro dicendo “dove andate, dovete pagare lo specchietto rotto” - ha spiegato la donna - ci ha raggiunto ed io, che ero incinta al nono mese, sono rimasta come congelata». Solo a quel punto Righi «ha colpito in volto Famoso con le bottiglie» e il tassista è «inciampato, scivolato» cadendo a terra, mentre la coppia si è allontanata. Due testimoni hanno riferito che l'imputato, dopo aver colpito Famoso, ha esclamato «così impara» e ha invitato la compagna ad andare via in fretta. Il tassista, invece, non li aveva insultati. Le prossime udienze sono il 16 ottobre e il 19 novembre, quando potrebbe arrivare la sentenza.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Settembre 2014, 13:58
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