Milano, il Pride si farà ma a impatto zero: misure per limitare decibel e caos
di Simona Romanò
Palazzo Marino e le associazioni Lgbt si sono attrezzate per limitare i disagi. Non più solo le vie Lecco e Panfilo Castaldi come luoghi deputati degli spettacoli, ma anche l'area fra le zone verdi dei Bastioni, le scalinate di viale Vittorio Veneto, piazzale Lavater fino a Largo Bellintani. E i locali della zona del Lazzaretto hanno promesso di chiudere alle 2 del mattino.
L'assessora alla Sicurezza Carmela Rozza ha parlato ieri di una «pride square» per dire no a omofobia e discriminazione. Poi, ha rassicurato: «Saranno messe in campo tutte le misure per garantire la serenità dei partecipanti. La preoccupazione è di blindare gli abusivi che smerciano bottiglie». Il messaggio è: «Venite in sicurezza». Si sfila per i diritti della comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) senza timori con il patrocino del Comune, ma non della Regione. L'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino ha annunciato che «saranno consegnate all'Arcigay le chiavi dei due beni confiscati alla mafia che diventeranno comunità rifugio per giovani gay rifiutati dalle famiglie».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Giugno 2017, 09:41
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