Centrosinistra, è Majorino il capolista:
"Guerra alla corruzione e aiuti agli ultimi"

Centrosinistra, è Majorino il capolista: "Guerra alla corruzione e aiuti agli ultimi"

di Simona Romanò
Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare uscente, ha partecipato alle primarie, poi vinte da Giuseppe Sala. È capolista del Pd. «Sempre lontano dai salotti, mi consumo le suole nelle periferie per conoscere i problemi dei milanesi», ama precisare.

Pierfrancesco Majorino, che cosa si aspettano i milanesi dal futuro sindaco?
«Che sappia guidare con decisione, perché ci sono tante questioni irrisolte, e abbia capacità di ascolto per confrontarsi con le aspettative dei milanesi».

Quale stile di governo per Milano?
«L’amministrazione di Pisapia è stata un buon esempio: zero corruzione, trasparenza, capacità di stare in mezzo alla gente per guardarla negli occhi, sobrietà e soprattutto onestà».

Perché proseguire l’era del centrosinistra?
«Per l’attenzione rivolta alle persone in difficoltà: siamo il primo Comune in Italia per stanziamenti contro la povertà. Contemporaneamente abbiamo pensato in “grande”, proseguendo i lavori della M4 e della M5, senza tralasciare la ricerca del bello: la Darsena riqualificata è un esempio di bellezza».

Il prossimo sindaco dovrà affrontare l’emergenza profughi con la nuova ondata estiva.
«Abbiamo già compiuto un mezzo miracolo, assistendo più di 80mila profughi, fra eritrei e siriani, senza creare disagi alla popolazione. Continueremo a rimboccarci le maniche, ma occorre un salto di qualità. Milano non può essere lasciata sola: tante città della Lombardia non fanno la loro parte anche se è il momento di una maggiore collaborazione, soprattutto fra istituzioni».

I cittadini chiedono sempre più impegno sul fronte del welfare. Come non deluderli?
«Decidendo che non si taglia mai un servizio, come abbiamo fatto in 5 anni. E decidendo d’introdurne di nuovi, come il reddito di maternità e il buono badante, tramite cui finanziamo l’assistenza solo se la badante è formata dal nostro circuito. Attraverso lo sportello “CuraMi” possiamo fornire persone qualificate».

Come recuperare le risorse?
«Bisogna insistere sulla collaborazione fra pubblico e privato: già adesso l’88% dei servizi è esternalizzato».

Come gestire in caso di ballottaggio una possibile alleanza con la sinistra radicale di Basilio Rizzo?
«Con un dialogo trasparenze: patti chiari, amicizia lunga. Ad oggi, il problema non si pone. E se il Pd uscisse forte al primo turno la questione si ridimensionerebbe».

Che cosa contraddistingue Sala da Parisi?
«Parisi è un uomo di Confindustria, mentre Sala è uomo dell’industria, che ha lavorato e non ha fatto il burocrate nei palazzi del potere».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Maggio 2016, 09:05
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