Milano, dal Cio 2019 alle Olimpiadi del 2028? Malagò ci pensa
di Elisa Straini
«Un primo passo per riavvicinare l’Italia» al mondo dello sport internazionale dopo la mancata candidatura di Roma secondo lo stesso Malagò. Molto di più invece per il presidente Maroni che guarda già alle Olimpiadi del 2028 e alla possibilità di organizzarle in modo diffuso nelle varie città della Regione, con Milano a fare da sede principale. «Sono molto contento perché questa può essere il preludio della candidatura di Milano e della Lombardia per le Olimpiadi del 2028», ha infatti detto ieri l’ex leader leghista dopo l’ufficializzazione della notizia da parte del numero uno del Coni.
In realtà, come anche Maroni sa, gli step per arrivare ai Giochi 2028 sono diversi, a partire dall’assegnazione di quelli 2024. «Se andranno a Los Angeles», ha ricordato, per il principio dell’alternanza fra continenti sarebbe più concreta l’ipotesi di portarli in Europa quattro anni dopo. In quel caso, ha detto Maroni «abbiamo poi buone possibilità e avanzeremo la candidatura»
A un futuro più prossimo, quello con la candidatura alla sessione 2019 del Cio, pensa invece il sindaco Giuseppe Sala. «Posso garantire che per ottenere il risultato metteremo in campo fin da subito tutti gli strumenti che possediamo», ha assicurato ricordando il gioco di squadra fatto per l’Esposizione Universale dello scorso anno: «Come per Expo 2015, mi auguro che l’intesa tra tutte le istituzioni porterà all’Italia un grande risultato». In ogni caso, il sindaco sembra non avere dubbi sul fatto che «Milano si farà trovare pronta e sarà all’altezza di questo importante appuntamento».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Ottobre 2016, 11:14
