Lombardia, il ticket sanitario dimezzato per chi non gode già di esenzioni

Lombardia, il ticket sanitario dimezzato per chi non gode già di esenzioni

di Elisa Straini
Super ticket dimezzato. Dal primo febbraio esami e visite specialistiche costeranno un po’ meno. Ieri la Regione ha approvato la delibera che prevede una riduzione del 50% dell’importo massimo regionale - il superticket appunto - che si paga in aggiunta a quello nazionale. Passerà dagli attuali 30 euro a 15, con cifre diverse a seconda delle prestazioni, mentre il costo medio scenderà da 9,8 a 7,8 euro.

A beneficiarne saranno potenzialmente tutti i lombardi che non rientrino già in altri tipi di esenzione, visto che non sono previste fasce di reddito. «È una misura per la quale sono stati stanziati 25 milioni di euro l’anno» e «che arriva dopo una serie di interventi compiuti negli anni a favore delle categorie di cittadini più fragili e vulnerabili», ha sottolineato l’assessore al Welfare Giulio Gallera, ricordando che «già oggi il 62% degli assistiti lombardi non paga il ticket» e che, oltre a chi presenta particolari patologie sono già esenti dal pagamento del superticket regionale anche anziani over 65, disoccupati e nuclei familiari a basso reddito, secondo i parametri introdotti con il reddito di automonia.

La misura non soddisfa l’opposizione. «Maroni in campagna elettorale prometteva l’azzeramento dei ticket e invece oggi annuncia a gran voce una ridicola riduzione dei superticket, sperando che i lombardi si accontentino di questa elemosina», ha ironizzato Paola Macchi, consigliere regionale del M5S. E critiche sono arrivate dal Pd che chiedeva tagli in base al reddito, mentre così, ha denunciato il segretario regionale Alessandro Alfieri, «i più poveri pagano come i più ricchi». Intanto ieri la Regione ha annunciato che sarà introdotto presto anche il ticket per la fecondazione eterologa che la Lombardia, unica fra le Regioni, aveva inizialmente previsto con costi totalmente a carico della coppie per poi essere “bocciata” sia dal Tar che dal Consiglio di Stato. «Ci adegueremo alle disposizioni dei nuovi Lea» - i livelli essenziali di assistenza varati dal ministero - ha assicurato ieri Gallera.
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Gennaio 2017, 08:57
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