“Donne pagate di meno perché amano stare a casa”, bufera sul consigliere leghista Romeo

“Donne pagate di meno perché amano stare a casa”, bufera sul consigliere leghista Romeo

di Elisa Straini
La più pacata è stata la consigliera Pd Laura Barzaghi: «Affermazioni ottocentesche», le ha definite. Le più agguerrite le consigliere pentastellate, che hanno anche steso il bucato nell'Aula. A scatenare il caos al Pirellone sono state le parole del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, per il quale «la disparità tra uomo e donna nello stipendio non dipende da norme, ma dagli straordinari, perché gli uomini dicono sì, mentre le donne preferiscono stare con i figli».

In Consiglio si stava discutendo la legge sulla parità di genere nelle società regionali quando l'esponente del Carroccio ha sostenuto la sua tesi. Immediate le proteste di quasi tutte le consigliere. Seduta sospesa per qualche minuto e critiche per Romeo anche dalle colleghe del suo stesso partito, con Donatella Martinazzoli che gli ha più volte fatto presente che quella di restare a casa per le donne spesso «non è una scelta» e che «tirar su figli non è come allevare caprette».

Da parte sua il capogruppo del Carroccio ha provato a spiegare il senso del suo intervento. «Una mamma ha pari dignità di una manager», ha detto, e «se una donna preferisce occuparsi dei figli anziché fare straordinari, non si deve parlare di colpa ma di libera scelta che va rispettata». La querelle non ha comunque ostacolato la legge che prevede la parità di genere per almeno un terzo dei rappresentati nei cda delle società regionali. Il testo è passato con il voto dello stesso Romeo e quasi all'unanimità: solo due astensioni, entrambe da parte di consigliere donne.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Novembre 2016, 09:25
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