Blue Whale, casi sospetti a Milano: "Attenti a stranezze dei ragazzi"
Intervistato dal CorSera, il magistrato spiega: «Questi casi sotto osservazione ci sono stati segnalati dalle scuole e non dalle famiglie. Si tratta di quattro ragazzine, di età compresa tra i 12 e i 15 anni, che presentano piccoli tagli sulle labbra e vicino al polso, sono strane sigle come 'F57' e lettere A». Il pericolo è reale: «Tutte hanno raccontato di un 'curatore' che le ha agganciate sul web e poi ha comunicato con loro via WhatsApp. Le avrebbe incoraggiate a dimostrare di "essere grandi" e di "voler fare sul serio", chiedendo prove fotografiche».
«Questi curatori dovrebbero essere maggiorenni, quindi a loro penserà la Procura ordinaria, in sinergia con noi» - aggiunge Cascone - «Non credo ci siano organizzazioni dietro tutto questo, semplicemente malati e criminali che amano l'emulazione e approfittano di ragazzi alle prese con i classici problemi dell'adolescenza. Nei casi che stiamo analizzando gli adolescenti sarebbero stati minacciati, ma al momento non c'è riscontro che quelle minacce potessero essere reali».
Il reato che si potrebbe configurare per il 'Blue Whale' non è di semplice definizione, perché ne abbraccia più di uno: «Istigazione al suicidio, stalking, atti persecutori e cyberbullismo». Il magistrato ha comunque avvertito i genitori: «Il vero controllo deve partire da voi, occorre prestare attenzione a tutte le abitudini dei vostri figli, a cominciare da quelle sul web. Dobbiamo far capire ai ragazzi che questo è tutto tranne che un gioco».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Maggio 2017, 10:28
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