Atm, l'era Rota finisce tra le polemiche: "Ora potrei andare in Atac"
di Simona Romanò
Poi, la rassicurazione «che il controllo di Atm resterà saldamente nelle mani del Comune». Ieri, nel quartier generale di Foro Buonaparte, è stata convocata l’assemblea degli azionisti per approvare il bilancio 2016 con un netto di 38,8 milioni e prendere atto delle nomine del nuovo cda in carica fino al 2019. Quindi, è decaduto automaticamente quello precedente, per evitare così la revoca del mandato a Rota. Sarebbe stata una macchia, per lo più illegittima, per l’ex numero uno che lunedì scorso aveva dichiarato: «La revoca non è una questione leggera. Sono incensurato, non ho procedimenti penali in corso, ho lavorato bene. Su che basi verrebbe fatta». Il suo obiettivo di restare ancora un mese è fallito, perché l’amministrazione ha accelerato i tempi, visto che la tensione con Sala era alta. Fra i due nessun saluto ufficiale.
Rota ha annunciato di partecipare al bando per l’Atac di Roma, con qualche rammarico: «Atm mi è entrata dentro più delle altre aziende in cui ho lavorato - ha spiegato - però sono ancora piuttosto giovane e continuerò nel mio lavoro». Intanto, Bianchi deve vedersela con il primo sciopero dei tranvieri il 5 aprile. «Ci sono trattative in corso e il dialogo è aperto, speriamo che si trovino le migliori soluzioni», ha commentato l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, facendo intendete la piena disponibilità del Comune.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Marzo 2017, 10:33
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