Vittima di bullismo? I consigli dello psicologo per non farti "schiacciare"

Vittima di bullismo? I consigli dello psicologo per non farti "schiacciare"
La psicoterapeuta Maura Manca, direttore dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza, fornisce 7 utili consigli ai ragazzi che vengono vessati da bulli nella vita a scuola e online. Ecco cosa fare in caso di violenze e prepotenze secondo quanto riporta Skuola.net.

1. Non isolarti, non chiuderti in te stesso
Anche se ti viene spontaneo e quasi automatico, in questo modo ti privi completamente del supporto degli altri. A volte coloro che non intervengono non si rendono conto della tua sofferenza, non si mettono in mezzo perché non capiscono. Prova a parlare con loro, a dire quello che provi e a chiedere aiuto quando accadono queste cose. Confrontati con loro anche sulle tue paure e su ciò che provi. È importante non limitarsi a parlare solo con i genitori e con gli adulti per non vivere come se si fosse sempre esclusi ed emarginati. È fondamentale parlare anche di ciò che si subisce senza vergognarsi: non si ha nessuna colpa, chi si deve vergognare sono i bulli ed i cyberbulli.

2. Non tenerti tutto dentro
Spesso si fa per paura di ferire i tuoi genitori o per paura di non essere capito. Non fare finta di niente, purtroppo è un comportamento che non passa da solo, c’è bisogno di un intervento esterno. Parla liberamente con i tuoi inseganti o vai allo sportello di ascolto e racconta ciò che vivi, le tue paure e cerca di capire come intervenire. Non aver paura di essere considerato uno spione o un “infame”, come ti direbbero i tuoi compagni. Tu devi tutelare te stesso, non i bulli.

3. Non perdere la fiducia nell'altro
Anche se è difficile credere ancora nel prossimo dopo quello che si è subìto, è importante non chiudersi completamente nel proprio mondo, altrimenti sarebbe come continuare a darla vinta a chi ti vuole vedere soffrire, solo per il gusto di far del male e di un proprio personalissimo divertimento. E’ importante riprendere le relazioni con gli altri, non chiudersi in casa e soprattutto riprendere a vivere la bellezza dello stare con l’altro, perché anche se si è ingiustamente presi di mira, non tutti sono cattivi e violenti, ci sono anche tanti ragazzi buoni e positivi.

4. È importante fare nuove conoscenze e nuove amicizie
Perché danno rinforzo quando serve, quando si è giù di morale, quando ci si sente soli e magari anche durante l’anno scolastico nel momento in cui si rivivono nuovamente aggressioni, violazioni e violenze. Il sostegno ed il supporto aiuta ad essere più forti, ad avere dei complici e a trovare delle soluzioni per uscire dalla situazione che si vive.

5. No alla paura di andare a scuola
Non farti invadere dal pensiero di dover andare a scuola, dalle ansie e dalle preoccupazioni di ciò che ti faranno. Non farti schiacciare dalla negatività di questi pensieri perché altrimenti si rischia di stare male anche quando non accade niente. Combatti e trova una soluzione per reagire a tutto questo, non perdere mai la speranza, anche quando non si riesce a risolvere subito la situazione. Esiste una soluzione e si può uscire da tutto questo, devi però volerlo con tutte le tue forze.

6. Impara anche tu a volerti bene e a rispettarti
Anche se ciò che subisci è una profonda ingiustizia, rimboccati le maniche e combatti per te stesso. Non farti schiacciare dalla pressione del bullismo. Combatti fin dalle prime avvisaglie, prima che si aggravi, che doventi sistematico e che ti schiacci. Esci dalla bolla della solitudine e della paura che si crea giorno dopo giorno, racconta quello che ti succede senza paura.

7. Non cedere alle loro provocazioni, non rispondere con la violenza
Non abbassare lo sguardo perché non sei tu in torto. Non mostrare paura: il gusto e il divertimento sta nel crearti disagio. Tuttavia dovresti evitare di combattere come fossi su un ring perché rischi di alimentare il problema, di aggravare la tua situazione e di essere ripreso dai professori che non potrebbero non capire che la tua è solo una reazione, e di ottenere quindi l’effetto contrario.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Dicembre 2016, 17:16
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