Estetista napoletana stuprata,
tornati in libertà i 5 del branco

Estetista napoletana stuprata, tornati in libertà i 5 del branco
Cusano mutri. Arresti convalidati ma ritorno in libertà per tutti e cinque gli indagati per concorso in una violenza sessuale ai danni di un’estetista di 31 anni originaria della provincia di Napoli. Il gip del tribunale di Benevento Gelsomina Palmieri, dopo gli interrogatori protrattisi per tutta la mattinata di ieri, nelle prime ore del pomeriggio ha depositato il dispositivo.



Tonano in libertà - e quindi viene revocata la misura degli arresti domiciliari - Francesco Biondi, pensionato, 70 anni di Cusano Mutri, proprietario della casa dove secondo l’accusa sarebbero avvenute le violenze; Marco Russo, 29 anni, anch’egli di Cusano, e tre giovani della provincia di Caserta: Raffaele Gaudio, 24 anni di Alife, Mauro Zazzarino, 27 anni di Sant’Angelo di Alife, e Arturo Sansone 36 anni di Baia e Latina. A difenderli gli avvocati Giuseppe Massarelli, Crescenzo Di Tommaso, Emanuele Sasso, Claudio Sgambato, Roberto Marino, Mariacarmina Maturo e Vincenzo Romano. Nel provvedimento il magistrato fa riferimento «alla difficoltà di ricostruire l’accaduto» e quindi non vi sarebbero elementi di tale gravità da giustificare il mantenimento delle misure cautelari. Negli interrogatori gli indagati hanno respinto le contestazioni loro mosse dall’accusa.



Francesco Biondi, che aveva la disponibilità della casa avrebbe fatto riferimento a un pranzo consumato con gli amici e quindi di aver rivolto solo un invito alla donna che aveva conosciuto in passato. I giovani avrebbero sostenuto di non aver usato nessuna violenza alla donna, ma di essersi limitati ad intrattenersi con lei. I carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita e della stazione di Cusano Mutri dopo una denuncia presentata nella tarda serata di giovedì dalla estetista avevano impiegato oltre ventiquattro ore di indagini per individuare i cinque, inviati ai domiciliari e poi di denunciare altri due giovani, anche loro della provincia di Caserta. Secondo l’accusa Francesco Biondi proprietario della casa aveva invitato la donna per un incontro di lavoro, poi le violenze: secondo l’accusa da parte dei tre giovani che l’avrebbero aggredita con un quarto che stava per farlo. I due denunciati, invece, erano al piano di sotto in attesa degli amici.



La donna aveva descritto le difficoltà in cui si dibatteva lavorando saltuariamente presso un centro di estetica. Da qui, la decisione di accogliere l’invito di Biondi che gli proponeva un posto di lavoro in un’attività commerciale della valle Telesina. Un elemento, questo essenziale, per spiegare lo stato di bisogno che ha spinto al donna a partire dalla sua casa nell’hinterland napoletano e raggiungere Cusano Mutri. Giunta in paese nella casa, secondo la denuncia resa ai carabinieri, oltre a Biondi c’erano alcuni giovani che avevano banchettato a lungo proprio lì. Qualcuno avrebbe anche ecceduto nelle bevande alcoliche. La donna poi, secondo il suo racconto, era riuscita a liberarsi e a fuggire dalla casa rompendo anche il vetro di una porta.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Aprile 2015, 15:23