Uccisa a Ravenna, il marito dermatologo: "Il geloso non ero io ma l'amante"

Uccisa a Ravenna, il marito dermatologo: "Il geloso non ero io ma l'amante"
«Non avevo timore di essere lasciato e dopo aver tenuto in piedi il matrimonio con molti sforzi, per un anno, sono stato io a chiedere la separazione. Il geloso ossessivo non ero io, ma l’amante che la tormentava». Sono queste le parole che pronuncia dal carcere Matteo Cagnoni, il dermatologo arrestato con l’accusa di aver ucciso a colpi di bastone la moglie Giulia Ballestri nel ravennate.

Secondo quanto riportato da QN il dermatologo ha voluto ribadire la sua innocenza aggiungendo di pensare spesso alla moglie con cui precisa di aver avuto sempre buoni rapporti nonostante la crisi coniugale dell'ultimo anno. La crisi c'era, e non lo nega, ma precisa che è stata affrontata da entrambi con maturità: «nel migliore dei modi, cercando di evitare discussioni davanti ai figli che non hanno percepito alcun problema fra noi».

Riguardo le lesioni sul suo corpo Cagnoni precisa: «Me le sono procurate risalendo una collina nel bosco. Mi sono allontanato sull’onda di un forte impatto emotivo, a causa di una precedente traumatica perquisizione notturna di alcuni anni prima, per cui sono stato poi prosciolto, ma che mi ha traumatizzato».

La famiglia di lei intanto però ha proceduto con la denuncia sostenendo che la donna subisse da tempo vessazioni e illecita interferenza nella sua vita, come il telefono clonato con un gps per seguire i movimenti della donna. Tutti elementi che portano alla configurazione del reato di stalking.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Settembre 2016, 20:56
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