Appelli e preghiere sui social: "Una tragedia
come a L'Aquila. Dio, fa che si salvino"

Appelli e preghiere sui social: "Una tragedia come a L'Aquila. Dio, fa che si salvino"

di Massimo Chiaravalli
Il terremoto vissuto sui social network. Le reazioni alla scossa devastante nel reatino sono un mix di solidarietà, preghiere, richieste di informazioni, di aiuto. Post e tweet sono arrivati in tempo reale con il primo pesantissimo sussulto alle 3.36. All’inizio lo smarrimento, la ricerca delle informazioni. Poi la consapevolezza che qualcosa di serio stava succedendo.
 



«Come a L’Aquila nel 2009». L’accostamento è arrivato subito, anche per quella scarsa manciata di minuti di differenza. Allora il sisma fu alle 3.32: «Nottata di paura. Il solito orario», sintetizza su Facebook Annalisa Zanierato, ex cestista di varie squadre di serie A. Appena metabolizzata la scossa, parte la corsa alla solidarietà. Di gente comune e non. Come Elena: «Donate! serve sangue». E infatti sono tanti i retweet dell’appello lanciato dall’Avis provinciale di Rieti: «A causa del terremoto avvenuto questa notte urge sangue, di tutti i gruppi sanguigni. Dalle 8 alle 11, all’ospedale De Lellis di Rieti. Portate documento di identità e codice fiscale. Grazie a tutti».

Si rilanciano le parole, le lacrime, le richieste di aiuto del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. E poi le foto del disastro. Ma anche le informazioni utili, come i numeri della Protezione civile forniti da Palazzo Chigi. I social diventano pure luogo di preghiera. Una la rivolge la showgirl Elisabetta Canalis a «tutte le persone che in questo momento sono ferite o si trovano sotto le macerie a causa del #terremoto». «I bambini sotto le macerie, non ci voglio credere, fa che si salvino, vi prego», twitta l’utente Aurs. «Ad ogni scossa, un vuoto al cuore», è il pensiero invece di Martina. «Quando ti svegli e realizzi che un pezzo d’#Italia è stato letteralmente cancellato dal #terremoto», riassume Cugel.

L’eco del sisma ha varcato anche i confini nazionali: moltissime le reazioni arrivate dall’estero. Sul terremoto twitta Carol dagli Usa: «Oh mio Dio, prego che là tutti stiano bene».
Purtroppo, invece, hanno ragione 
Stephanie dall’Inghilterra e Cristian dal Cile: «Si pensa ci siano morti in centro Italia».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Agosto 2016, 12:30
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