Reggio Emilia, travestito da donna adescava ragazzini all'uscita di scuola, poi pubblicava in rete i video dei rapporti

Travestito da donna adescava ragazzini all'uscita di scuola: in rete i video dei rapporti
Travestito da donna adescava i ragazzini all'uscita da scuola e attraverso Facebook, distribuiva banconote a pioggia e consumava rapporti sessuali con giovanissimi. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia, coordinati dalla Procura di Bologna, hanno arrestato un quarantenne sudamericano con l'accusa di reati sessuali con minorenni, prostituzione minorile e pedopornografia. Le indagini hanno documentato centinaia e centinaia di abusi commessi in oltre 10 anni. L'uomo postava in rete i video dei rapporti sessuali, ripresi di nascosto. Trenta finora le giovani vittime identificate. L'inchiesta è stata denominata 'Lost Innocencè (innocenza perduta) e coordinata dal sostituto Procuratore Dott. Roberto Ceroni della Procura di Bologna.

I carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia hanno ricostruito come in dieci anni l'uomo fosse riuscito a crearsi una sorta di alter ego femminile, «pubblicizzandolo» tra gli adolescenti come una propria cugina particolarmente disinibita. Vestito da donna e truccato, dalla finestra della propria abitazione gettava banconote ai minori all'uscita da scuola (alcuni di soli 13 anni), inducendoli a salire in casa e a consumare rapporti sessuali con la 'donna dei sognì. Le giovani vittime venivano poi convinte, sempre in cambio di soldi, a reclutare nuovi amici, per quella che pensavano essere una donna.

L'uomo filmava di nascosto alcuni degli incontri e in altri casi acquistava dai ragazzini foto e video pedopornografici, che si faceva spedire tramite whatsapp e facebook.
In alcuni casi a sua volta ha postato in rete questo tipo di immagini. Anche facebook era diventato terreno di caccia, il quarantenne sudamericano utilizzava falsi profili femminili, per adescare altri minorenni sempre scelti dopo un'accurata selezione fisica. In 'versione maschilè, poi, frequentava parchi pubblici ed aree sportive parrocchiali della provincia, inserendosi nelle compagnie di ragazzini. Dopo aver selezionato il minorenne di suo gradimento, pubblicizzava la disinvoltura sessuale e le disponibilità economiche dell'inesistente cugina. Poi correva a casa, si travestiva da donna e apriva la porta al minorenne.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Dicembre 2016, 12:14
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