Incidente mortale a Terzigno, Stefano era cosciente l'ultima telefonata alla fidanzata, poi la fine

Stefano, l'ultima telefonata alla fidanzata: "sto bene". Poi muore

di Francesco Gravetti
Terzigno. Qualche parola scambiata con gli infermieri, una telefonata alla fidanzata per dire «Ho avuto un incidente con la moto, ma sto bene». Stefano Maurino, il ventenne di Pompei morto lunedì sera in un incidente stradale avvenuto a Terzigno, in località Boccia al Mauro, mentre era in sella al suo scooter, non ha perso subito conoscenza dopo lo schianto. È deceduto in ospedale, a Castellammare di Stabia, dopo aver avuto un peggioramento durante il percorso in ambulanza.

Ecco perché carabinieri e magistrati ipotizzano che il ragazzo possa essere morto in seguito ad una emorragia interna. Saranno, comunque, i risultati dell'autopsia a chiarire definitivamente le cause del decesso e a far aprire un ulteriore spiraglio nelle indagini, che devono accertare eventuali responsabilità.L'esame medico si è tenuto ieri, nel tardo pomeriggio, al policlinico di Napoli: a disporre l'autopsia è stato il pm della procura di Nola che sta seguendo l'inchiesta e che ha delegato i carabinieri anche ad effettuare una serie di ulteriori accertamenti. I militari coordinati a Terzigno dal maresciallo Adolfo Montagnaro, infatti, hanno anche acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza posizionate fuori ai negozi di Boccia al Mauro, per meglio ricostruire la dinamica dell'incidente.

Stefano era in sella al suo scooter quando ha avuto un impatto frontale con una Rover proveniente dal senso opposto. A bordo della macchina c'era un uomo di Torre Annunziata, insieme alla moglie e ai figli: è formalmente indagato per omicidio colposo (un atto dovuto, in casi del genere) ma per la stessa ragione è indagato anche il conducente di una Polo che era a pochi metri e stava svoltando in una traversa della strada periferia di Terzigno. L'ipotesi è che la manovra della Polo possa aver influito sugli spostamenti dello scooter e della Rover e, quindi, possa aver avuto un ruolo nell'incidente mortale. Si tratta, comunque, di verifiche che verranno fatte in maniera più approfondita nel corso del processo. Intanto, però, emerge un particolare che pure potrebbe rivelarsi interessante ai fini dell'indagine: Stefano non ha perso immediatamente conoscenza e, pur frastornato, era cosciente al punto da dialogare con gli infermieri e fare persino una telefonata. Agli addetti del 118 ha spiegato come si sentiva, che dolori avvertiva. Ha risposto alle loro domande e poi ha trovato anche la forza di chiamare la fidanzata per spiegarle dell'accaduto e invitarla a non preoccuparsi.

Ha detto in quale ospedale lo stavano trasportando e poi è partito dentro l'ambulanza alla volta di Castellammare di Stabia. Durante il tragitto, la situazione è precipitata: Stefano Maurino ha avuto un peggioramento, medici e infermieri hanno fatto di tutto per salvargli la vita ma il giovane è morto in ospedale. Quando la fidanzata è arrivata a Castellammare, assieme agli amici e ai parenti, lo ha trovato già privo di vita. i due, peraltro, erano molto legati: sul profilo facebook di Stefano sono moltissime le foto di entrambi abbracciati, sempre insieme: una relazione fortissima, cominciata fin dalla adolescenza.

Sullo stesso profilo, tantissimi amici hanno voluto salutare per l'ultima volta il ventenne di Pompei, residente in via Crapolla, ricordandolo come una ragazzo sereno, sempre disponibile con tutti. I funerali del ragazzo si terranno oggi alle 15 nella chiesa dell'Immacolata in località Tre Ponti a Pompei: soltanto nella serata di ieri, infatti, il magistrato ha disposto il dissequestro della salma, restituendola alla famiglia.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Maggio 2016, 12:28
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