Amatrice: "Da 70 anni non nevicava così, che abbiamo fatto di male?"

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«Da settanta anni non nevicava così forte, ci sono persone isolate che non possono uscire da casa. La seconda scossa è stata molto violenta. Non ci sono comunque danni a persone». Lo ha detto Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale, sulle scosse di terremoto registrate oggi nel Centro Italia. «Oggi - ha aggiunto Pirozzi - c'è una situazione drammatica. Dei campanili adesso non mi importa niente, si rifaranno. Ora speriamo che arrivino presto le turbine». 
«Servono turbine. L'emergenza ora non è il terremoto, che comunque continua a fare paura, sono le famiglie isolate a causa della neve. La gente non può uscire di casa perché ci sono 2 metri di neve, siamo stati svegli tutta la notte per risolvere il problema ma è necessario che arrivino le turbine per permettere di accedere e uscire dalle abitazioni», ha poi aggiunto intervenuto a RaiNews. 
 

Pirozzi ha quindi sottolineato come: «Questa sia la più grossa nevicata dal 1954, e l'emergenza ora è questa e non i crolli nella zona rossa. La zona rossa diventerà rossissima ma si ricostruirà, quello che conta ora è la salute delle persone». «Non so se abbiamo fatto qualcosa di male, me lo chiedo da ieri, due metri di neve e ora pure il terremoto. Che devo dire? Non ho parole», aveva detto in mattinata al Tg1.

SINDACO CAMERINO: ABBANDONATI A NOI STESSI «Ho chiesto e sollecitato con una lettera alla Soi di Macerata e al Dicomac l'intervento dell'esercito, ma non ho ottenuto risposta. Questa mattina ho chiesto al Comando provinciale dei vigili del fuoco di informarmi sulle operazioni messe in atto dopo le scosse del terremoto e non solo non ho avuto risposta ma ho dovuto chiamare i carabinieri perché la lettera venisse presa in consegna. Quindi non sono in condizione di dire se ci siano stati altri crolli, perché non sono stato informato». È la denuncia del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui. «Non il terremoto, non la neve, ma la burocrazia. In questi mesi di forte emergenza - dice il sindaco di Camerino - non ho mai voluto lamentarmi, ho evitato ogni polemica e ho cercato sempre e solo di capire le difficoltà enormi con cui tutti facciamo i conti. Ma tutto ha un limite».

«Una firma, un nullaosta dal Dicomac che manca - aggiunge Pasqui - sta tenendo sotto scacco un'intera popolazione che si ritrova a fare i conti con le difficoltà enormi dovute alla straordinarietà di questa nevicata e ora del sisma. Siamo totalmente abbandonati a noi stessi». «Abbiamo 47 frazioni, di cui molte isolate. Con le nuove scosse - continua - la gente ha paura, e con la neve ha la sensazione di non poter scappare. Ci stanno già arrivando alcune richieste di cittadini di poter dormire fuori casa. Ma non vogliamo riaprire i centri di accoglienza. Vedremo dove sistemarli. Se sono pochi, forse nei container». 

SINDACO ASCOLI: SITUAZIONE COMPLICATA «La scossa si è sentita in modo enorme, nel momento in cui siamo alle prese con emergenza neve che da 48 ore lascia senza corrente elettrica un quarto della città. È una situazione molto complicata, abbiamo frazioni con un metro e mezzo di neve». Così il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, raggiunto telefonicamente da Coffee Break, su La7, in merito alla forte scossa di terremoto che è stata avvertita stamattina nel Centro Italia. «Allo stato non abbiamo segnalazioni di danni, ma già questa notte avevamo assistito a una serie di crolli per la neve - ha proseguito Castelli -, temiamo che alcune strutture con la scossa abbiano subito ulteriori indebolimenti e danni».

SINDACO MONTEREALE, NO FERITI E CROLLI MA EMERGENZA NAZIONALE «Non mi risultano morti o feriti e nemmeno crolli, ma quella di Montereale è un'emergenza nazionale, abbiamo continue scosse di terremoto e un metro e mezzo di neve. La macchina si è attivata, sta arrivando l'Esercito». Lo annuncia il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, spiegando la situazione nel suo Comune dopo la serie di forti terremoti di questa mattina. «Alcune frazioni sono ancora da controllare, comunque - precisa - ma per quello che ho visto al momento non ci sono stati crolli». La priorità in questo momento, spiega, «è liberare le strade dalla neve, per consentire alle persone di uscire di casa». Quanto alle aree di assistenza, «le avevamo già in funzione, ma capite bene che sono delle tensostrutture: con queste temperature e con la neve non possono bastare. I mezzi di un piccolo Comune non sono sufficienti, per l'emergenza terremoto assieme all'emergenza maltempo serve un aiuto nazionale». 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Gennaio 2017, 15:34
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