Terremoto devastante alle 7.40. Magnitudo 6.5, come l'Irpinia.
"Crollate case e basiliche". Altra forte scossa alle 13.07

Terremoto alle 7.40, magnitudo 6.5: crollate case e basiliche
Una fortissima scossa di terremoto è stata avvertita nell'Italia centrale alle 7.40. I comuni più vicini all'epicentro del terremoto di magnitudo 6.5 (l'Ingv ha ricalclato la magnitudo che inizialmente era 6.1) sono Norcia, Castelsantangelo su Nera, Preci e Visso. La scossa, localizzata dalla rete simica dell'Ingv, è avvenuta alla profondità di circa 10 chilometri. Molte le repliche: sono stati localizzati alle ore 10,00 circa altri 50 eventi di magnitudo maggiore di 3.0. nella zona al confine tra Marche e Umbria. Lo annuncia l'Ingv nel precisare che le scosse più forti si sono registrate con i due terremoti vicino Norcia alle ore 7,40 di M 6.5 e 7,44 di M 4,6, e dopo scosse ravvicinate nel reatino alle 7,55 di M 4,1 e alle 8,13 di M 4,5. Ancora nel perugino alle 9,35 di M 4.4.

Terremoto, Giuliani: "Prossime 48 ore delicate, può arrivare una scossa più forte"

Le ultime repliche, avvertite anche a distanza, sono state registrate attorno all'una. La più forte alle 13.07 con una magnitudo di 4.6.

ONDE SISMICHE PER PIÙ DI 2 MINUTI È durata più di due minuti la propagazione delle onde sismiche del terremoto di magnitudo 6.5 verificatosi questa mattina nell'Italia centrale. Lo si rileva dal video dell'animazione diffuso in serata dall'Istituto nazionale di Geofisica.

Nella spiegazione si precisa che l'animazione è solo preliminare e che «ogni secondo dell'animazione rappresenta un secondo in tempo reale. Sono rappresentati i primi 2 minuti a partire dall'origine dell'evento sismico». Le onde - emerge dall'animazione - si sono propagate con maggiore intensità e più a lungo verso le regioni adriatiche, verso il Lazio e la Toscana meridionale. I tempi di propagazione delle onde sismiche non corrispondono con la durata della percezione di un terremoto, che - spiegano i sismologi - dipende dalla magnitudo dell'evento, dalla distanza dell'ipocentro e dalla geologia del suolo sul quale ci si trova. Inoltre, nel caso in cui il sisma sia avvertito all'interno di un edificio, l'altezza dello stabile e la tipologia edilizia influenzano fortemente l'intensità e la durata della percezione dell'evento.



 
Sono nove i feriti soccorsi in Valnerina dopo la scossa di stamani: lo riferisce la centrale regionale del 118 dell'Umbria, spiegando che provengono da Norcia e da Cascia. I due più gravi, entrambi con traumi al torace, sono stati portati in elicottero all'ospedale di Foligno.
 



Norcia, feriti estratti vivi. Lo comunicano i vigili su Twitter

Il sisma è stato chiaramente sentito a Roma come A Firenze. Telefonate allarmate ai vigili del fuoco in molte città. Molti crolli in tutta la zona rossa, a Castelsantangelo e Nocelleto. Ad Amatrice sono crollate la torre civica e la chiesa di Sant'Agostino a seguito della nuova forte scossa di questa mattina. La scossa è stata avvertita chiaramente anche a Napoli, Genova e persino a Bolzano. Commenti di gente terrorizzata sui social network. Il premier Matteo Renzi è in contatto con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, che è a Rieti dopo la nuova forte scossa di terremoto.

Sei feriti nelle Marche. Giù dalle finestre per il panico. Ci sono almeno altri sei feriti per il terremoto nelle Marche, stando a fonti dei carabinieri, e quasi sempre, come è accaduto con il profugo che si è lanciato dal seminario di Fermo, si tratta di persone che si sono gettate dalla finestra in preda al panico. Nessuno sarebbe in gravi condizioni. A Cingoli una persona è rimasta contusa al ginocchio mentre scappava, ed è stata portata nell'ospedale di Jesi. A Tolentino un pachistano si è gettato nel vuoto dal Motel 77, è ricoverato a Macerata, ma non in pericolo di vita. A Porto Recanati due persone sono fuggite lanciandosi dalle finestre dell'Hotel House e due sono rimaste ferite per il crollo di calcinacci, nello stesso condominio multietcnico. Sono tutte ricoverate nell'ospedale di Civitanova Marche. 



"Come l'Irpinia". Il terremoto di oggi del 6.5 con epicentro vicino a Norcia, in Umbria, è il più violento degli ultimi decenni in Italia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale dell'Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 della scala Richter, pari a quella odierna, e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. 



Umbria devastata. Sono «notizie drammatiche» quelle che stanno giungendo da Norcia alla presidente della Regione Catiuscia Marini. La presidente sta raggiungendo il centro di Protezione civile di Foligno per seguire la situazione. I vigili del fuoco parlano di un quadro ancora non chiaro ma di polvere vista alzarsi a Norcia, Cascia e Preci. Importanti ed estesi crolli hanno interessato le antiche mura che circondano la città di Norcia. Le mura erano già state danneggiate dalle precedenti scosse: ora presentano delle aperture ed anche alcuni torrini sono crollati. È stata chiusa la statale delle Tre Valli, la strada principale per Norcia. Lo si apprende dall'Anas. La chiusura è stata disposta per la caduta di alcuni massi. Il personale Anas li sta ora rimuovendo e verificando la situazione dei costoni ai margini della carreggiata. Non ancora chiara la situazione sulle altre strade secondarie di accesso a Norcia.


 




Frana fa straripare un torrente. Una frana e dunque il distacco di una parte di montagna ha fatto straripare un torrente e ora la strada tra Visso (Macerata) e Preci (Perugia) è impercorribile. La strada è stata invasa dall'acqua ma anche dai macigni. 

Metro ferma a Roma. Per «verifiche tecniche» dopo il terremoto, il servizio sulla metro A, B e B1 di Roma è «momentaneamente sospeso». Lo annuncia il profilo Twitter di Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma. Sulla metro C si segnalano «lievi ritardi» per lo stesso motivo. A seguito della scossa di terremoto delle 7.41 è stata diramata una nota generale a tutti i Gruppi della Polizia di Roma Capitale per immediato controllo territori di competenza. Contattata la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco per atti di controllo. Agenti del gruppo Mare stanno chiudendo il traffico stradale sul cavalcavia in Via Chierchia, a Ostia, a causa di crepa. Sul posto Vigili del Fuoco per verifiche. In zona Marconi, in via Cristofori 51 precipitato ascensore, nessun danno a persone perchè vuoto. Crepe e cornicioni caduti nella basilica di San Paolo a Roma in seguito al terremoto avvertito stamattina. Secondo quanto si è appreso, la basilica è stata chiusa per effettuare le verifiche. Segnalato anche il distacco di uno dei supporti che tiene un grosso candelabro. Sul posto vigili del fuoco e polizia. 
 
 


"Crolli ovunque". «È stata una scossa molto forte. Ci segnalano crolli a Muccia, Tolentino, in tutto l'entroterra Maceratese, stiamo cercando di capire se ci sono persone sotto le macerie». Lo ha detto il capo della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri. «La scossa - ha aggiunto - è stata molto forte anche ad Ancona». 
 

Ussita devastata. «È crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro, in dusastro!». Lo dice il sindaco di Ussita, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre, Marco Rinaldi, dopo l'ultima forte scossa. "Dormivo in auto, ho visto l'inferno". Norcia distrutta, crollata la cattedrale di San Benedetto a Norma.  Dopo il terremoto di stamani c'è preoccupazione per la sorte di alcuni anziani che non hanno voluto lasciare la frazione di Casali, vicino a Ussita nel maceratese, a circa mille metri d'altezza. Un elicottero dei vigili del fuoco volteggia sulla montagna cercando di individuarli, secondo quanto si apprende da alcuni pompieri al lavoro nella zona. La strada per raggiungere Casali era già stata fortemente danneggiata ed è ora impercorribile, mentre a intervalli irregolari si susseguono frequenti le scosse. Una grossa frana ha semiostruito la strada che da Visso porta a Ussita e solo i mezzi dei vigili del fuoco e della Protezione civile possono passare. A Gualdo, invece, frazione di Castelsantangelo sul Nera, si cerca di raggiungere alcuni allevatori che erano rimasti nelle roulotte, ha riferito il sindaco Mauro Falcucci.
 


Il Cnr: "Possibili repliche. «Non siamo in grado di prevedere quando e come tale sequenza sismica andrà a scemare, né possiamo in linea teorica escludere altri terremoti forti come e più di quelli avvenuti fino ad oggi in aree adiacenti a quelle colpite in questi mesi». Lo dice il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria. Secondo il Cnr «se da una parte questa sequenza è fortemente preoccupante, dall'altro lato la propagazione laterale fa sì che si verifichino una serie di terremoti forti ma non fortissimi. Molto peggio sarebbe se tutti questi segmenti della facomunicaglia (Amatrice, Visso, Norcia) si fossero mossi tutti insieme generando un terremoto di magnitudo almeno 7.0». 

Terrore in Abruzzo e Molise. La fortissima scossa delle 7,40 è stata avvertita con tutta la sua forza in Abruzzo, dall'Aquila a Pescara, Teramo e Avezzano e fino al Basso Molise e a Campobasso. Tanta la paura. A Pescara avviate verifiche dei Vigili del Fuoco. A Teramo e nelle zone del Teramano al confine con le aree colpite dal sisma di questa mattina, la situazione più difficile in Abruzzo. Segnalati due crolli di abitazioni, uno a Rapino di Teramo e l'altro a Castiglione Messer Raimondo. Sul posto le squadre dei Vigili del Fuoco. A Rapino segnalato il crollo di una porzione di muratura di un fabbricato fatiscente. Un abitante della frazione, uscendo dalla sua abitazione subito dopo la scossa, è stato colpito sulla nuca da un pezzo di mattone e trasportato in ospedale. 
 

Panico a Firenze. La forte scossa di terremoto di stamani è stata avvertita anche a Firenze, in particolare ai piani alti delle case. A differenza di quelle precedenti dei giorni scorsi la scossa di stamani ha creato apprensione soprattutto per la sua durata.
 


Marche travolte.  La gente è scesa in strada nelle Marche, nelle zone terremotate ma anche ad Ancona, dopo l'ultima violentissima scossa. Al momento non è possibile avere una stima di eventuali nuovi danni. I telefoni sono in tilt.  La Salaria è bloccata all'altezza di Trisungo, per la caduta di massi che ostruiscono la carreggiata e a causa di un cavalcavia pericolante. Lo si apprende da fonti della Protezione civile delle Marche.
 
Terremoto devastante alle 7.40. Magnitudo 6.5, come l'Irpinia. "Crollate case e basiliche". Nove feriti in Umbria, 2 gravi



 Crolli a Tolentino
Safety check su Facebook. Facebook ha attivato la funzione "Safety Check", che permette di entrare in contatto il prima possibile con le persone coinvolte dal sisma.
Grazie al Safety Check le persone che si ritrovano nella zona che è stata colpita dal terremoto in Centro Italia possono mandare una notifica automatica, e poter comunicare così in tempo reale che stanno bene.


 
Cinque linee ferrivarie sospese. Dopo la scossa di magnitudo 6.5 di oggi nel Centro Italia la circolazione ferroviaria è stata sospesa, in attesa di verifiche da parte dei tecnici Rfi, lungo le seguenti linee: Foligno-Terontola, Orte-Falconara, Ascoli-Porto d'Ascoli, Terni-Sulmona, Pescara-Sulmona. Lungo la linea Roma-Firenze il traffico è rallentato fino a 30 minuti per un guasto. Altri treni, fa sapere il Gruppo Ferrovie dello Stato, percorrono la linea da Orte a Orvieto.

PROT. CIVILE, CROLLI 40 COMUNI MACERATESE «Registriamo crolli e danni in 40 comuni della provincia di Macerata, ma danni anche lungo la costa». L'ha detto il dirigente della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri a margine di una riunione operativa con il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli presso la Soi di Macerata. «La zona più colpita dal terremoto di oggi è quella della fascia mediana a ridosso della montagna» ha aggiunto Spuri. «Già con il sisma del 24 agosto erano 120 i comuni marchigiani colpiti, dunque potete farvi un'idea». 

Renzi: "Ricostruiremo tutto, non mancano risorse". «Noi ricostruiremo tutto. Case, chiese ed esercizi commerciali». Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Sono territori meravigliosi. Non possiamo avere uno sguardo burocratico. Vogliamo che Norcia abbia un futuro e per farlo dobbiamo rimettere a posto case, chiese e ed esercizi commerciali». 
«Le popolazioni del territorio devono sapere che abbiamo bisogno di prendere un impegno chiaro: tutto sarà ricostruito in tempi certi. Ciò che serve lo prendiamo e se serve di più l'Europa non lesinerà nella ricostruzione dei luoghi che sono l'anima del nostro paese e se l'anima è inquieta anche il resto del paese sta male». Lo ha detto il premier Renzi in merito al nuovo terremoto che ha colpito l'Italia dicendo no «a qualsiasi impedimento tecnocratico». «Non faremo sconti di nessun genere e chiederemo forte alle popolazioni di aiutarci».

Roma, domani scuole chiuse. Domani scuole chiuse nella Capitale.
Lo annuncia la sindaca Virginia Raggiin un post su Facebook. Raggi precisa che «l'amministrazione intende chiudere le scuole domani in via cautelativa in modo tale che i tecnici e i responsabili della sicurezza possano andare ad effettuare tutte le verifiche per vedere e valutare se il terremoto ha comportato lesioni o comunque danni gravi».



 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Ottobre 2016, 08:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA