Terremoto e neve, aumenta ancora rischio valanghe.
Neonato e 9 persone salvati dall'ipotermia -Diretta​

Terremoto e neve, aumenta ancora rischio valanghe. Neonato e 9 persone salvati dall'ipotermia -Diretta
Maltempo e nuove forti scosse di terremoto tengono in ginocchio il Centro Italia, con paesi sommersi dalla neve e valanghe causate con tutta probabilità dagli eventi sismici. A Farindola, in provincia di Pescara, i soccorritori ancora non sono riusciti ad entrare nell'hotel 'Rigopiano' travolto ieri da una valanga mentre ospitava almeno 22 persone. Ci sarebbero molti feriti, secondo il presidente della provincia Antonio Di Marco. L'albergo sarebbe in parte crollato e in parte sommerso dalla neve. Due persone che si trovavano all'esterno sono state messe in salvo, è stata estratta una prima vittima ma sotto le macerie ci sarebbero purtroppo molti morti, anche bambini.

Critica la situazione anche nel resto dell'Abruzzo. Un uomo è morto sotto un edificio crollato nel Teramano, mentre un altro risulta disperso per una slavina nell'Aquilano. Proseguono intanto le scosse di terremoto, dopo le quattro di magnitudo superiore a 5 registrate ieri: dalla mezzanotte ne sono state registrate oltre 80 (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2), tra cui 2 di magnitudo 3.5. A causa del maltempo risultano disalimentate 98 mila utenze elettriche in Abruzzo e 14 mila nelle Marche. 

AUMENTA RISCHIO VALANGHE Le abbondanti nevicate delle ultime 24-48 ore, associate al vento forte, insieme a quelle previste nelle prossime 24 ore, stanno determinando in tutte le aree montane dell'Appennino centrale (Marche, Abruzzo, Lazio e Molise), un aumento sempre più significativo del pericolo valanghe attualmente sul grado 'fortè 4 in aumento (il massimo è 'Molto fortè 5). Le scosse di terremoto in corso nelle aree determinano una ulteriore probabilità di provocare il distacco di valanghe. Lo indica il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri.

BIMBO SALVATO DA IPOTERMIA Un bimbo di pochi mesi e altre nove persone salvate nella notte dall'ipotermia in varie frazioni del teramano, raggiunte solo dopo che sono state liberate alcune vie di collegamento. La Provincia di Teramo parla di 'emergenza sanitarià perché «l'assenza di corrente, in alcuni casi da 4 giorni, ha isolato migliaia di persone sepolte sotto la neve; in alcune aree manca l'acqua e c'è un problema di carburante perché i distributori non funzionano». «Non riusciamo a parlare con gli operatori sulle strade, con i sindaci, i cittadini».

SALVATO UN UOMO  È stato individuato e tratto in salvo un uomo che ieri era stato dato per disperso a Campotosto, in località Ortolano. L'uomo, di nazionalità indiana, si era rifugiato sotto il tetto di una capannone pericolante. È stato recuperato da una squadra di soccorritori del soccorso alpino della Gdf che stamattina ha raggiunto la zona con gli sci.

PREFETTO TERAMO: ENEL CI AIUTI È una richiesta di aiuto quella che arriva dal prefetto di Teramo Graziella Patrizi «l'Enel ci aiuti, siamo da tre giorni senza energia elettrica, sono oltre 55 mila le utenze disattivate, è un disastro». «La situazione è pesante - aggiunge il prefetto impegnata in una riunione operativa da stamattina - la viabilità è compromessa e le comunicazioni sono saltate». Ad Atri , aggiunge il prefetto, «l'ospedale è agibile grazie al lavoro dell'esercito, 30 soldati hanno lavorato incessantemente per liberare dalla neve l'accesso al pronto soccorso». «L'emergenza - conclude il prefetto - resta l'energia elettrica e la viabilità».

ARRIVA IL SOCCORSO ALPINO Su attivazione regionale e nazionale del Dipartimento di Protezione Civile, trenta tecnici del Soccorso alpino e speleologico Veneto si sono subito messi a disposizione per raggiungere e affiancare i colleghi delle regioni del Centro Italia, nel portare aiuto alla popolazione piegata dalle continue scosse di terremoto e dalle forti nevicate delle ultime ore. I soccorritori, appartenenti alle tre Delegazioni (II Dolomiti Bellunesi, XI Prealpi Venete, VI Speleo Veneto - Trentino Alto Adige) sono divisi in due scaglioni: dal bellunese alcune squadre sono partite da Sospirolo con l'elicottero della Protezione Civile e altre sono in procinto di farlo dall'aeroporto cittadino, mentre altri soccorritori decolleranno alle 9.30 con un aereo dell'Aeronautica militare diretto a Pescara da Villafranca di Verona. È già sulla strada un convoglio di mezzi, tra i quali un gatto delle nevi dell'Unità montana di Pieve di Cadore. Una volta sul posto verranno destinati nelle aree a seconda delle urgenti emergenze. 

DUE FRAZIONI ISOLATE «Siamo riusciti a raggiungere tutte le frazioni che ieri erano rimaste isolate, salvo Cupi e Macereto, ma abbiamo ancora moltissime difficoltà nel portare cibo agli animali nelle stalle, dove manca anche l'acqua». Il sindaco di Visso (Macerata) Giuliano Pazzaglini sta guidando l'auto fra i mezzi della colonna mobile della Lombardia, inviata in soccorso del comune montano dalla Protezione civile nazionale. «Il manto di neve ha raggiunto un metro e mezzo, ma nelle frazioni ci sono cumuli di tre, quattro metri, ed è indispensabile avere una turbina. Ho parlato poco fa con il presidente della Regione Luca Ceriscioli - dice Pazzaglini all'ANSA - e mi ha assicurato che una turbina arriverà qui a breve». Visso è raggiungibile solo attraverso la Sp 209, dove si circola con estrema difficoltà a causa della neve e del ghiaccio. Il maltempo e le scosse di ieri hanno rappresentato un'ulteriore battuta d'arresto per le aziende e alle attività commerciali che stavano faticosamente tentando di ripartire.

ALTRE SCOSSE Una scossa di magnitudo 4.3 nella provincia dell'Aquila alle 20.32, ad una profondità di 13 Km. Secondo i dati dell'Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) i comuni più vicini all'epicentro sono Montereale (Aq), Amatrice (Ri) Città Reale (Ri) e Capitignano (Aq). 
 

PRIMI BILANCI Un morto nel Teramano e un disperso nella zona dell'Aquila è primo il bilancio del terromoto e della neve che hanno messo in ginocchio il Centro Italia. Una prima scossa alle 10,25, una seconda intorno alle 11.14, una terza alle 11,26 e una quarta alle 14:34 hanno fatto tremare Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo. Torna l'incubo del sisma. Secondo le prime stime di Ingv la scossa più forte, la seconda, ha avuto magnitudo 5.4. La prima 5.1 e la terza 5.3. Il sisma è stato avvertito distintamente anche a Roma, dove le linee A, B e B1 della metro sono state evacuate e chiuse per diverse ore. I piani alti dei palazzi hanno tremato per svariati secondi, su alcuni sono comparse delle crepe, la gente è scesa in strada spaventata. Un'altra forte scossa si è registrata alle 18.08 con epicentro nel Reatino con magnitudo 3.8: questa è stata avvertita a Roma. 

 


 


NOTTE TRANQUILLA IN UMBRIA È stata una notte relativamente tranquilla quella trascorsa dagli abitanti di Norcia, Cascia e Preci dopo che nella giornata di ieri è tornata la paura del terremoto nel centro Italia. Due le scosse più significative avvertite dalla popolazione: una alle 2.53 e l'altra alle 2.28. Molti, in particolare a Cascia, la notte l'hanno trascorsa negli alberghi del perugino, messi a disposizione dalla Protezione civile. In pochi, invece, hanno optato per dormire negli spazi comuni dei container collettivi allestiti dal Comune di Norcia. E ancora una volta c'è chi ha preferito resistere dentro le tensostrutture pur di non lasciare la propria terra.

Questa mattina riprenderanno i sopralluoghi per verificare l'agibilità degli edifici pubblici e privati e si inizierà dalle scuole di tutta la regione, oggi chiuse e la cui riapertura sarà affidata alle singole ordinanze delle locali amministrazioni comunali. E controlli più approfonditi saranno eseguiti anche nelle «zone rosse» dei centri colpiti dal sisma dei mesi scorsi. A Norcia, dopo le prime verifiche di ieri, non si sarebbero registrati ulteriori danni, nemmeno alla facciata della basilica, protetta dalla grande «gabbia». Sul fronte meteo è da registrare che nella notte la neve, ha smesso di cadere. Le strade in Valnerina sono tornate quasi tutte percorribili, anche quelle secondarie, grazie al lavoro dei vigili del fuoco che con le turbine sono riusciti a liberare ampi tratti. Qualche criticità permangono a Cascia e Preci dove ci ancora delle frazioni difficili da raggiungere. 

INGV: "MAI VISTA UNA SERIE COSI'" Non si è mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità: la successione di quattro sismi di magnitudo superiore a 5 nell'arco di tre ore «è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si manifestato». Lo ha detto all'ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

UN MORTO SOTTO LE MACERIE Un uomo è morto sepolto dalle macerie della sua stalla a Valle Castagno, nel Teramano. La vittima, di 83 anni, è stata estratta dopo diverse ore: a causa del maltempo la zona era rimasta isolata e i soccorsi hanno trovato grosse difficoltà a raggiungerla.

MAMMA E BIMBO ESTRATTI VIVI DALLE MACERIE Un bambino e la sua mamma rimasti sepolti sotto le macerie di una abitazione crollata per le nuove scosse di terremoto a Castiglione Messer Raimondo in provincia di Teramo, sono stati estratti vivi dai vigili del fuoco. A quanto si apprende in un tweet dei vigili del fuoco, mamma e bambino erano in condizioni di ipotermia ed è in corso l'elitrasporto in ospedale con il mezzo Drago54.

SI CERCA PERSONA SOTTO SLAVINA Ci sarebbe una persona sotto la slavina che si sarebbe staccata a causa delle scosse colpendo le casa di Ortolano, frazione del comune di Campotosto (L'Aquila), uno degli epicentri del sisma di stamani. Lo riferiscono fonti delle squadre di soccorso. È un'azione molto difficoltosa per via della grande quantità di neve che c'è sulle arterie di collegamento. Secondo quanto si è appreso, ad operare sono in particolare il soccorso alpino dell'Aquila e l'esercito, quest'ultimo impegnato nello sgombero delle strade. In tarda serata sono state sospese le ricerche.

"EVITARE SPOSTAMENTI" «Evitare spostamenti». È l'appello lanciato dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio nella sede Dicomac a Rieti. «E chi si deve muovere - ha aggiunto Curcio - lo faccia dopo essersi informato. Non si deve forzare ciò che non è forzabile». Nelle prossime 24 e quindi nella nottata e nella giornata di domani la situazione maltempo resterà difficile, da domani sera e venerdì speriamo di poter contare in un miglioramento».


SCIAME INFINITO DAL MATTINO. Una forte scossa di terremoto è stata percepita a Roma, nitidamente anche a Frosinone e fino a Firenze alle ore 10.25. L'epicentro è stato registrato nel Centro Italia, già flagellato dalla neve di questi giorni, e più precisamente nella zona di Montereale. La magnitudo, inizialmente dichiarata di 5.3, è stata ricalcolata in 5,1. Lo rende noto l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) alla luce dei calcoli che di routine vengono fatti dopo le prime stime, date in automatico. Confermata per ora la magnitudo 5,4 del secondo sisma e la 5,3 del terzo. 
Rispetto ai capoluoghi e a Roma, la scossa di terremoto delle 10.25 di oggi è avvenuta 28 chilometri a sud-ovest di Ascoli Piceno, 36 chilometri a nord dell'Aquila e 111 chilometri a nord-est della Capitale. 

STESSA FAGLIA Il terremoto avvenuto nell'aquilano è stato generato dallo stesso sistema di faglie che si è attivato il 24 agosto. È quanto emerge dalle prime analisi degli esperti al lavoro nella sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica Vulcanologia (Ingv). «È lo stesso sistema di faglie attivato il 24 agosto, ma a generare il terremoto di oggi è un segmento diverso», ha detto all'ANSA la sismologa Paola Montone, dell'Ingv.



MONTEREALE SOMMERSA Un paese sommerso dalla neve con la gente chiusa nelle case perché gli ingressi sono bloccati dalla neve. Sono arrivate le ruspe dell'esercito a liberare le strade e i vicoli più angusti del centro storico mentre i vigili del fuoco stanno cercando di soccorrere alcuni invalidi rimasti intrappolati nelle case. A Capitignano un pullman è stato utilizzato come ricovero per le persone sfollate, mentre la Protezione civile e i mezzi di soccorso dell'Anas sono impegnati costantemente a mantenere pulite le strade per permettere i soccorsi. 

PIEVE TORINA CROLLA TENSOSTRUTTURA ASILO «La neve, forse con le scosse di oggi, hanno fatto crollare la tensostruttura provvisoria adibita ad asilo, e che per fortuna era deserta». Lo dice il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, che è furioso per la carenza di aiuti ricevuti in questi giorni con l'emergenza neve: «servono più Stato e meno burocrazia, altrimenti non so come andremo a finire qui. Ho 35 persone isolate nelle frazioni e non posso raggiungerle». Secondo il sindaco anche altre tensostrutture si sono abbassate. 

AMATRICE, PICCOLI CROLLI Nelle zone terremotate, nei comuni di Amatrice e Accumoli, si sono verificati alcuni crolli, come nel caso di un cornicione della Scuola Alberghiera di Amatrice che ha ceduto in seguito alla scossa. I Vigili del Fuoco stanno compiendo ulteriori verifiche ad Amatrice e Accumoli, rese complesse dalla presenza di molta neve. Secondo quanto riporta il sito RietiLife il campanile di Sant'Agostino è definitivamente crollato. 
 
 
 


ASCOLI: "UN METRO E MEZZO DI NEVE, AL BUIO" «La scossa si è sentita in modo enorme, nel momento in cui siamo alle prese con emergenza neve che da 48 ore lascia senza corrente elettrica un quarto della città. È una situazione molto complicata, abbiamo frazioni con un metro e mezzo di neve». Così il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, raggiunto telefonicamente da Coffee Break, su La7, in merito alla forte scossa di terremoto che è stata avvertita stamattina nel Centro Italia. «Allo stato non abbiamo segnalazioni di danni, ma già questa notte avevamo assistito a una serie di crolli per la neve - ha proseguito Castelli -, temiamo che alcune strutture con la scossa abbiano subito ulteriori indebolimenti e danni».

CAMPOTOSTO, CROLLATO MUNICIPIO Crolli a Campotosto, dove è venuto giù il municipio, Laringo e Poggio Cancelli.
La gente sta scavando nella neve per scappare a causa della paura per le scosse. Questa la situazione nella zona dell'epicentro di Montereale (L'Aquila) dopo le tre forti scosse di questa mattina. A riferirlo sono operatori delle forze dell'ordine, Cc e Forestali, che stanno lavorando sul posto. Riferiscono che la terra «batte in continuazione e la gente ha paura. A Montereale non si registrano danni a persone».

 


SLAVINA A CAMPOTOSTO Una slavina si sarebbe staccata a causa delle scosse colpendo il paese di Ortolano, frazione del Comune di Campotosto (L'Aquila), uno degli epicentri delle scosse di stamani. Lo riferisce il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci che da stamani sta partecipando ai soccorsi nell'alta valle dell'Aterno colpita dal sisma. «La situazione è drammatica, siamo sfollati in mezzo alla neve, servono turbine per rimuovere la neve. È una vera e propria emergenza, abbiamo dovuto ricoverare anziani e bambini in un autobus di Tua - spiega il giovane consigliere regionale aquilano - Mentre è ancora in atto una bufera di neve e mentre si susseguono le scosse».

SI CERCA PERSONA SOTTO SLAVINA CAMPOTOSTO Ci sarebbe una persona sotto la slavina che si sarebbe staccata a causa delle scosse colpendo le casa di Ortolano, frazione del comune di Campotosto (L'Aquila), uno degli epicentri del sisma di stamani. Lo riferiscono fonti delle squadre di soccorso. È un'azione molto difficoltosa per via della grande quantità di neve che c'è sulle arterie di collegamento. Secondo quanto si è appreso, ad operare sono in particolare il soccorso alpino dell'Aquila e l'esercito, quest'ultimo impegnato nello sgombero delle strade. 


15 ALLEVATORI NON RINTRACCIABILI Sono stati rintracciati, e stanno bene i 15 allevatori della zona di Arquata del Tronto con cui i familiari non erano più riusciti a mettersi in contatto dopo le scosse di terremoto di stamani. Lo conferma la Protezione civile regionale.

MONTEREALE: "SITUAZIONE APOCALITTICA" Il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, ha spiegato a Il Centro: «Siamo in una situazione apocalittica». Il paese, comune dell'epicentro delle forti scosse di questa mattina, è sotto un metro di neve, fino a un metro e mezzo nelle frazioni situate più in alto «Ancora non riesco a uscire» - spiega il primo cittadino - «Sto aspettando la Forestale, ma qui i cittadini si sentono prigionieri in casa. La situazione è davvero critica».
 


TELEFONI IN TILT «In questo momento è impossibile avere un quadro certo delle conseguenze delle ultime scosse di terremoto nelle Marche: alcuni centri sono coperti da due metri di neve, le linee telefoniche sono in tilt e non riusciamo ad avere notizie dirette».
 


CAMERINO, NO NUOVI CROLLI «Al momento non si vede fumo o nuvole nel centro storico, probabilmente non ci sono stati nuovi crolli»: lo ha detto all'ANSA il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, dopo la nuove forte di terremotoche è stata avvertita un pò in tutte le Marche.

RIETI, SCUOLE EVACUATE Gli studenti di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscite precauzionalmente, come previsto dai piani di sicurezza, in seguito alla scossa di magnitudo 5.3 registrata alle 10.25 di questa mattina. Gli edifici scolastici sono stati così evacuati a seguito della scossa. Gli edifici scolastici resteranno chiusi fino a sabato. 

 ANCONA, STUDENTI IN STRADA Ad Ancona, docenti, studenti e personale delle scuole medie Pascoli sono usciti e si sono radunati nel punto di raccolta. Alunni fuori anche in altre scuole della città e in vari istituti scolastici di Fano (Pesaro Urbino). 
 


PAURA A ROMA A Roma, dopo la scossa di terremotoavvertita distintamente anche nella capitale, tante le segnalazioni e richieste di informazioni giunte al numero unico di emergenza 112. La scossa è stata sentita principalmente ai piani alti di palazzi in vari quartieri della Capitale: da Tiburtina, a Monteverde, dalla Prenestina all'Eur e anche nel centro storico. Atac sta facendo evacuare la metropolitana. 


 
NESSUNA RICHIESTA SOCCORSO
Decine di telefonate ai centralini ma al momento nessuna richiesta di soccorso dopo la scossa di terremoto. È quanto si apprende dai vigili del fuoco anche se le verifiche sono ancora in corso e sono rese ancora più complicate dalla neve. Un elicottero decollato da Pescara è in volo nella zona dell'epicentro. 
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Gennaio 2017, 16:05
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