Incubo terremoto, prelievo di organi all'ospedale di Fermo con le scosse
Nonostante il forte disagio psicologico di operare tra una scossa e un'altra, il terremoto non ferma dunque il lavoro degli medici e infermieri, «che - prosegue De Pace - vivono con grandissimo senso di dedizione la loro missione, nonostante spesso siano loro stessi sfollati». In particolare l'ospedale di Fermo è sovraccarico perché, in questo periodo, raccoglie i pazienti di Amandola e serve tutte le zone interne. Proprio qui si è concluso stamattina alle 7.30 il prelievo multiorgano. Uno dei due reni è stato trapiantato all'ospedale di Ancona e un altro a Genova, mentre i polmoni a Bologna. Il prelievo, conclude De Pace, «è terminato appena in tempo per non sentire la forte scossa delle 8.56 e, più di altri, ha ridato speranza: è un simbolo di come dalla morte la vita rinasca e conferma che la rete dei trapianti funziona anche in condizioni critiche».
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Novembre 2016, 21:18
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