Meredith. Sollecito: "Voglio una vita normale.
La mia tesi? Non volevo influenzare i giudici"

Meredith. Sollecito: "Voglio una vita normale. La mia tesi? Non volevo influenzare i giudici"
ROMA - Mi sembra assurdo pensare che con la mia tesi di laurea io abbia voluto influenzare il giudizio della Corte di Cassazione. Si difende cos Raffaele Sollecito, in un'intervista a Oggi, che uscir in edicola domani.



Sollecito si è laureato il 15 luglio scorso in ingegneria informatica con il punteggio di 88/110 e spiega così il proprio lavoro: «Ho voluto fare solo un esperimento accademico dopo aver scoperto che, il giorno in cui sono stato condannato a Firenze e nei giorni successivi, l’interesse sulla mia vicenda sui social network ha subito un’impennata. Mi sono limitato a fare un’analisi del traffico sui siti, generato dalla notizia della sentenza di condanna, includendo nello studio il flusso di commenti di colpevolisti e innocentisti».



Ora, però, è atteso il giudizio della Cassazione per l'omicidio di Meredith Kercher: «Non voglio pensare che questa possa essere la mia ultima estate da uomo libero. Ho tanti progetti, non penso al carcere ma al mio futuro. Nel quale credo veramente. Dopo sette anni di inferno vorrei proprio avere una vita normale. Con la mia nuova fidanzata, Greta, sono felice, ma ovviamente in queste condizioni non posso pensare al matrimonio».
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Luglio 2014, 21:13
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