Sentenza storica in Appello:
annullata la compensazione di spese
di Angelo Rossi
L’atto di Appello si è così reso necessario per ottenere la riforma del provvedimento di primo grado relativa alla compensazione sulle spese, un principio che quasi nessuno applica per la carenza di domande e di buona riuscita. In questo caso però l’avvocato Lina Pia Barra ha inteso andare fino in fondo per ottenere il pieno rispetto degli articoli del codice di procedura civile, fino ad oggi scarsamente applicati.
Chiamato a giudicare in sede di Appello, il giudice togato ha sentenziato che “non v’è dubbio che il giudice di prime cure abbia disapplicato le suddette disposizioni normative, non provvedendo a porre le spese di lite a carico della parte interamente soccombente e compensando le spese; né la compensazione può dirsi giustificata da una specifica ed adeguata motivazione, essendo, sul punto, del tutto carente la motivazione della sentenza… e i giusti motivi non appaiono ravvisabili, in considerazione della decisione adottata, così come neanche le gravi ed eccezionali ragioni per compensare le spese…”
Così l’Appello è stato ritenuto fondato e accolto, con riforma della sentenza di primo grado condannando totalmente il Comune di Napoli alla rifusione delle spese di lite di primo e secondo grado, oltre ai compensi professionali. La storicità della sentenza di Appello, destinata a fare da giurisprudenza, consiste dunque nel fatto che non v’è stata alcuna compensazione di spese, prassi finora abitualmente e spesso erroneamente applicata, stabilendo l’applicazione del codice di procedura, la Bibbia per la difesa dei diritti del cittadino.
Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Maggio 2017, 08:55
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