Scavi Pompei, ecco il reperto rubato. Osanna: "Ferita l'Italia"

Scavi Pompei, ecco il reperto rubato. Osanna: "Ferita l'Italia"
Sottratta una delle quattro borchie in bronzo applicate su una riproduzione della porta di Torre Satriano, in esposizione nella Mostra "Pompei e i greci" allestita nella Palestra grande degli scavi di Pompei. Si tratta di una borchia del diametro di 7,3 centimetri, della seconda metà del VI – inizi del V sec a.C. proveniente dal Museo archeologico nazionale della Basilicata "Dinu Adamesteanu” di Potenza, il cui valore assicurativo è di 300 euro.

«La  borchia – dichiara il direttore Generale Massimo Osanna - era, come le altre tre, avvitata sul pannello espositivo e coperta da lastra trasparente di protezione pertanto la rimozione del pezzo deve aver richiesto un tempo necessario a evitare i controlli.  L'edificio, inoltre, è di giorno presidiato da personale Ales e di notte sottoposto a videosorveglianza, oltre a essere dotato di sistema di allarme. Oltre al gesto che ferisce il sito di Pompei e il patrimonio culturale italiano, pur trattandosi di un pezzo di valore non inestimabile, mi colpisce anche da un punto di vista personale trattandosi di un’area nella quale avevo condotto direttamente lo scavo».

Sul posto i carabinieri e il reparto investigazione scientifiche dell'Arma dei carabinieri  per effettuare i rilievi e le indagini del caso, oltre a visionare le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza. Anche la Direzione del Parco archeologico sta avviando tutte le indagini anche interne per risalire alle cause di tale sparizione. La mostra è attualmente chiusa al pubblico per consentire le indagini e le analisi della scientifica.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Maggio 2017, 10:53
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