Salvini: dopo i campi rom abbatteremo i centri sociali

Salvini contro i contestatori: "Dopo i campi rom abbatteremo i centri sociali"
«Cinque stecche non mi mettono paura, dopo i campi rom con la ruspa abbatteremo i centri sociali. Andate a farvi le canne da qualche altra parte». Matteo Salvini risponde così dal palco di piazza della Repubblica, a Battipaglia, a un gruppo di giovani che lo contesta durante un comizio per il candidato sindaco Marchetta. «Significa che stiamo dando fastidio a qualcuno. Ma forse voi non avete i problemi della legge Fornero. Se andremo al potere noi aboliremo questa legge infame».

«Di immigrati ne sono abbastanza. Il numero che possiamo accogliere è zero da adesso in poi», ha detto poi il leader della Lega Nord. «Con il 40% di concittadini disoccupati - il lavoro va dato prima agli italiani che hanno bisogno. Se quel signore lì (dice riferendosi a un contestatore, ndr) vuole riempirsi di clandestini, allora portateli tutti a casa sua. Può anche offrigli cornetto e caffè la mattina, ma paghi lui».

«Dobbiamo riportare un po' di serietà nelle nostre città. Chi sbaglia paga. Anche la prostituzione è un problema. Bisogna toglierle dalle strade e regolamentare il fenomeno. Ormai, a Milano, le troviamo anche davanti i parcheggi delle scuole. Con i soldi che prendiamo di là - ipotizza Salvini - possiamo pagare l'asilo nido a chi non può permettermelo. Noi non promettiamo ottanta euro prendendone cento. Noi mettiamo in campo gente nuova. Facciamo una battaglia contro la camorra, contro la prostituzione, contro un'immigrazione fuori controllo in difesa del lavoro degli italiani, per la casa gli italiani».

Il leader della Lega si dice «strafelice dell'accoglienza che ho avuto qui.
C'è ancora troppa camorra in Campania, con un ex vice sindaco arrestato. Io sono orgoglioso delle nostre facce nuove che abbiamo candidato, ragazzi puliti, uomini puliti per questa nuova avventura. Con Noi con Salvini più lavoro e meno emigrazione e questo in Campania farebbe tanto bene». Durante il comizio alcuni contestatori sono stati allontanati dalle forze dell'ordine. Vivaci confronti verbali tra manifestanti pro e contro Salvini, con le pattuglie impegnate in un caso a fare cordone per evitare che la lite degenerasse. Molti contestatori hanno lanciato duri slogan contro il leader della Lega, che ha risposto dal palco. Altri hanno esposto in silenzio cartelli come «Non sono razzista ma Salvini torna al tuo paese». Molti anche gli striscioni di benvenuto all'esponente leghista, che ha lasciato Battipaglia per partecipare ad un'altra manifestazione a Caserta.

Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Maggio 2016, 18:35
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