Rigopiano, 10 superstiti. "Estratti vivi quattro bambini"

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Momenti di speranza dopo la tragedia. I vigili del fuoco hanno appena estratto dalle macerie dell'hotel Rigopiano tre bambini. Si tratterebbe - si apprende da fonti degli stessi vigili del fuoco - di quel gruppo di persone che era stato individuato per ultimo.

Attorno alle 16, gli uomini dei Vigili del Fuoco, del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza che stanno lavorando da ore, avevano stabilito un contatto con un ulteriore gruppo di superstiti, tre persone, dopo quello di sei trovato in mattinata e una settima persona individuata nel primo pomeriggio. I soccorritori avevano iniziato a parlare con loro ma ancora non erano riusciti a raggiungerli. Dai primi contatti sembrava si trattasse di due bambini e una donna ma quando li hanno trovati hanno visto che erano tre bimbi.

PARENTI URLANO, "VERGOGNA 50 ORE SENZA SAPERE" Contestazione dei parenti dei dispersi di Rigopiano durante la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione medica dei superstiti ricoverati a Pescara. I familiari hanno urlato pretendendo informazioni sui loro congiunti. «Sono sotto otto metri di neve e sono 50 ore che aspettiamo. Vergogna». Il personale sanitario ha cercato di tranquillizzarli, spiegando che gli operatori conoscono solo i nomi delle persone già arrivate in ospedale

VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO Vigili del fuoco al lavoro senza tregua da ore per recuperare i superstiti dell'hotel Rigopiano, travolto da una slavina mercoledì scorso. Al momento sono in totale dieci le persone sopravvissute con certezza alla tragedia, a quanto riferisce all'Adnkronos Luca Cari, capoufficio stampa dei Vigili del fuoco. Del primo gruppo di sei persone individuate questa mattina, due sono già state estratte dalle macerie e una terza è in procinto di essere tirata fuori, mentre si continua a lavorare per portare alla luce anche le altre tre persone. I soccorritori sono anche riusciti a stabilire un contatto vocale con altre quattro persone, un uomo, una donna e due bambini. 

QUATTRO I BIMBI TRA I SUPERSTITI, UNO GIÀ FUORI Sono quattro - secondo quanto riferito ieri dal comune di Farindola (Pescara) - i bambini coinvolti nella valanga dell'hotel Rigopiano e, a quanto si riesce a ricostruire dalle informazioni dei soccorritori, sarebbero tutti nel gruppo delle persone ritrovate in vita sotto neve e macerie. Due sono già stato estratti e uno portato in ospedale: è il figlio di Giampiero Parete, l'uomo che è scampato per caso alla valanga e ha dato l'allarme il 18 pomeriggio, e il figlio di Sebastiano e Nadia Di Carlo, anche lui sopravvissuto in base a quanto riferito da una zia. Sarebbe viva anche la seconda figlia dei Parete: la mamma ha inviato i soccorritori che l'hanno salvata ad cercarla «nella stanza accanto». Gli altri bambini sono il figlio di Dino Di Michelangelo e Marina Serraiocco, che sarebbe tra i sopravvissuti secondo quanto riferito dal sindaco di Osimo.

IL QUARTO BIMBO IN OSPEDALE E' SAMUEL Il quarto bimbo trasportato all'ospedale di Pescara, dopo essere stato estratto dalle macerie hotel Rigopiano, è Samuel Di Michelangelo, 7 anni, figlio del poliziotto di origine abruzzese che vive a Osimo (Ancona). La conferma viene da fonti delle forze dell'ordine.



SI TEMONO CROLLI L'attività di ricerca all'hotel Rigopiano procede senza sosta: i soccorritori stanno operando in una situazione particolarmente delicata per estrarre le 4 persone individuate evitando che le travi del solaio possano cedere, dunque si lavora con estrema cautela. Stanno operando i vigili del fuoco e conducendo un'azione con personale esperto e specifici mezzi. Ci sarebbero, inoltre, dalle 3 alle 5 persone localizzate. 



Sono la moglie e il figlio di Giampiero Parete la donna e il bambino estratti vivi dalle macerie dell'hotel Rigopiano, a due giorni dalla slavina che ha travolto la struttura. Dalle immagini dei vigili del fuoco, si vede chiaramente la donna, una volta tirata fuori dalla neve, dire ai soccorritori: «C'è mia figlia», chiedendo loro di aiutarla a uscire. Parete è uno dei due uomini sopravvissuti alla sciagura perché si trovavano fuori dall'albergo al momento della valanga. La donna e il bambino di 7 anni sono già arrivati in ospedale a Pescara.

IL FIGLIO DI PARETE STA BENE Il figlio di Giampiero Parete, Gianfilippo, «scherza e ride» sul letto dell'ospedale. Lo si apprende da fonti sanitarie. Lui e la madre, come già confermato dal personale sanitario, stanno bene: presentavano una lieve ipotermia e sono stati stabilizzati. Ora sono in osservazione, in compagnia di Giampiero, il 38enne che è riuscito ad evitare la slavina e ha lanciato l'allarme. 

SALVATI I TRE DI OSIMO Risultano essere in salvo tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell'Hotel Rigopiano. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e del loro bambino di 7 anni. Lo conferma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita fonti 'dei familiari e delle forze di polizia'. ​



«La città intera sta esultando, perché sono persone super». Così il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni che ha dato all'ANSA la notizia dei suoi 'concittadinì - in realtà originari di Chieti - Domenico Di Michelangelo, 41 anni, la moglie Marina Serraiocco, titolare del negozio «La bomboniera di Marina» nel centro di Osimo, molto noto in città e il loro bambino di 7 anni, salvati dalle macerie e dalla neve dell'Hotel Rigopiano. Pugnaloni ha anche postato la notizia su Facebook, raccogliendo in pochi minuti quasi 600 mi piace e oltre 300 condivisioni. «Li aspettiamo a bracci aperte», dice. Andrà a trovarli? «Se me lo permettono, se il protocollo lo prevede sicuramente sì», risponde Pugnaloni. 

ZIA DI UNO DEI BAMBINI IN SALVO, "NON HO MAI PERSO LA FIDUCIA" Così Simona Di Carlo, consigliera comunale di Pescara, rispondendo alle domande dei giornalisti su suo nipote, 10 anni, uno dei bambini estratti vivi dall'Hotel Rigopiano. «Non ho mai perso la fiducia - ha aggiunto - anche se ho pianto e piango da due giorni». Quanto ai genitori del bambino, «presumo che se lui è vivo è perché i genitori lo abbiano protetto». 
 

Giampiero Parete è stato dimesso e ha già riabbracciato la moglie e il figlio, primi estratti dalle macerie, attualmente in osservazione nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Pescara. Il 38enne, che era riuscito a evitare la slavina e ha lanciato l'allarme, è con i suoi familiari ma manca ancora l'altra figlia, la piccola Ludovica, che era con loro.

ESTRATTA LUDOVICA, "RICOMPOSTA FAMIGLIA PARETE" Tra gli ultimi tre bambini estratti vivi dalle macerie dell'hotel Rigopiano - secondo quanto apprende l'ANSA - vi è Ludovica Parete, figlia del cuoco, Giampiero, sopravvissuto fin dal primo momento alla tragedia e che aveva dato l'allarme relativo al crollo dell'albergo. Questa mattina erano stati estratti vivi la moglie Adriana e l'altro figlio, Gianfilippo, di Parete: la famiglia si è così ricomposta. 

È Alessandro Giancaterino una delle due vittime accertate della valanga dell'Hotel. Il riconoscimento del corpo è già stato effettuato. Giancaterino era il fratello dell'ex sindaco di Farindola (Pescara), ed era il capo cameriere del resort. Secondo fonti sanitarie dell'ospedale di Pescara, eletto presidio di riferimento per i feriti, al momento sono arrivati nel nosocomio un adulto e un minore. I carabinieri della forestale hanno acquisito le carte sui piani di emergenza e soccorso dell'area Vestina, da Penne verso la montagna, predisposte e attuate dalla Provincia. 

AMICI A PARETE, "ASPETTIAMO SOLO LA PRINCIPESSA" Tantissimi i messaggi di conoscenti, amici ma anche di persone sconosciute, perfino straniere, postate sul profilo fb di Giampiero Parete, il 38enne, che era riuscito a evitare la slavina e ha lanciato per primo l'allarme. L'uomo ha potuto oggi riabbracciare moglie e figlio ma manca ancora l'altra figlia, la piccola Ludovica, che era con loro in albergo. «Aspettiamo solo la piccola principessa», scrive su fb Fabio Disabitato. E una giovane: «sono una volontaria del soccorso, ci ho sperato tanto, ora aspettiamo Ludovica spero che tra un pò potrete riabbracciare anche lei, vi abbraccio tutti da Alba Adriatica». Un'altra donna, Rossella Ballarin, scrive: «Ragazzi stiamo pregando per Voi speriamo che tutto finisca nel migliore dei modi che Dio vi aiuti ancora». «Una grande emozione. Un vero miracolo. Assicuro che preghiere sono arrivate da tutto il mondo, in tutte le lingue e in tutte le religioni . Qualcuno questa volta ci ha ascoltati», scrive Luigi Grasso. «Non ci conosciamo ma volevo dirti che sono troppo felice per questa notizia!!!! È un miracolo quello che è successo», posta una ragazza. «Mi aggiungo anch'io a tutte queste persone che non conosci ma che hanno/abbiamo pregato insieme a te, ora speriamo solo x la piccola un forte abbraccio ....», scrive Giovanni Basile. In un post del 16 gennaio, Giampiero Parete pubblica un video in occasione del compleanno della figlia e scrive «Una bellissima festa dedicata ai 6 anni della nostra Ludovica. Il mestiere più bello del mondo è fare i genitori». 
 
 

IL MINISTRO: SPERIAMO ALTRI RISULTATI «Ci auguriamo altri splendidi risultati nelle prossime ore». È quanto ha detto - intervistato da SkyTg24 - Filippo Bubbico, viceministro del ministero dell' interno, riferendosi al salvataggio dei superstiti della slavina all'Hotel Rigopiano. Bubbico ha sottolineato la professionalità degli operatori che stanno lavorando, professionalità che spinge, a suo avviso, ad impegnarsi ancora per cercare altri eventuali sopravvissuti. I superstiti individuati sotto l'hotel Rigopiano, sepolto da una slavina oramai 48 ore fa, sono sei e non otto. Lo afferma a Skytg24 il sottosegretario all'Interno Filippo Bubbico, impegnato in queste ore sul fronte dell'emergenza.



Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Gennaio 2017, 22:22
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