La microtelecamera, utilizzata per carpire i codici pin digitati sulla tastiera, era stata inserita al centro della vite di fissaggio del vetrino della luce posta sullo sportello; lo skimmer, per la lettura della banda magnetica, posizionato su una lastra sottilissima, inserita, a scomparsa, direttamente nella feritoia dove vengono inserite le carte.
Tutta la strumentazione era impossibile da notare agli occhi degli ignari utenti ma non agli occhi esperti dei carabinieri che, scoperta la manomissione, hanno atteso che passassero a ritirare la strumentazione con i dati carpiti. E così, dopo un breve servizio di appostamento, quando i due criminali sono giunti al bancomat ed hanno cominciato a smontare telecamera e skimmer, sono stati bloccati. I due arrestati sono stati portati in carcere a Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
C'è anche uin sistema per evitare che il bancomat possa essere clonato.
I ladri, infatti, hanno sempre bisogno del codice Pin che solitamente viene registrato dalle micro telecamere nascoste. Quando si preleva, quindi, è bene nascondere con una mano le cifre che si digitano sulla tastiera. In questo modo, anche se lo skimme avrà letto i dati della carta, per i clonatori sara impossibile prelevare il contante.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Agosto 2016, 15:28
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