Rita Schillaci: "Sono pronta ad andare in carcere per difendere la mia casa".
di Valeria Arnaldi
Il Tribunale l’ha condannata come socia apparente della titolare di una gioielleria poi fallita, per cui la Schillaci dice di aver fatto da testimonial in amicizia. E ancora una volta, l'ex-moglie del calciatore contesta le accuse.
“Io dico l’uomo riesce ad andare sulla Luna e non riesce a vedere un fascicolo con carte inesistenti - afferma Rita, che si dice pronta ad andare in carcere e decisa a occupare la sua casa - Ci sono carte che mancano, cose che non vanno in quel fascicolo. Non ce la faccio più. Non posso continuare a essere sbattuta da un tribunale all’altro. Io non vivo più, sono distrutta”.
“Aspetto che si convincano ad essere buoni e a dire la verità”, aggiunge la madre, Enza.
“Ho fiducia nella giustizia - dice Rita Schillaci - io faccio sempre questo esempio: se io faccio delle analisi e le contamino, per forza chi le vede legge delle cose che non ci sono, ora però le carte del processo sono limpide”.
Totò Schillachi si è offerto di aiutare l’ex-moglie, che però ha rifiutato.
“Ho fatto il mio dovere. In passato, l’ho aiutata anche economicamente. A un certo punto ho detto: la casa me la riprendo io, pago io il debito che c’è da pagare. Ma lei non ha voluto, è convinta di avere ragione. Io avrei voluto riprendere la casa per i miei figli”, racconta l’ex-campione in un contributo video.
“La verità è nelle carte”, ribadisce Rita Schillaci.
A Bologna, intanto, si sta discutendo della titolarità del credito.
“Adesso faccio due foto con te Barbara e poi tu paghi tutti i miei debiti, ti va bene Barbara? Ecco questo è quello che è successo a me”, spiega Rita Schillaci. E ancora: “C’è un documento con le firme false. L’avvocato sta chiedendo la revoca della sentenza”.
Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Ottobre 2016, 18:07