Cadavere trovato in un trolley: "Potrebbe essere la donna cinese scomparsa in crociera"

Cadavere trovato in un trolley: "Potrebbe essere la donna cinese scomparsa in crociera"
Orrore a Rimini. È di una donna di origine orientale il cadavere rinvenuto in una valigia, ripescata ieri mattina in mare, al porto. A fare la scoperta due amici che stavano lavorando alla rimessa in acqua di una barca.



Il cadavere - in stato di decomposizione perché, secondo i primi accertamenti, la morte sarebbe avvenuta almeno 10 giorni fa, era ripiegato in un trolley blu.



Quando i due amici hanno aperto la valigia è scattato l'allarme: sul posto sono arrivati gli agenti della Squadra Mobile della Polizia, la Scientifica e il magistrato di turno Davide Ercolani che coordina le indagini. Secondo quanto emerso si tratterebbe del corpo di una donna sui 40 anni estremamente magra, dai tratti somatici orientali,
rannicchiata nella valigia senza vestiti addosso.



Sul corpo - come riporta la stampa locale - non vi sarebbero segni di ferire e l'autopsia è prevista domani. La morte potrebbe essere avvenuta ovunque perché la valigia potrebbe essere stata trascinata dalla corrente da tanto tempo.


POTREBBE ESSERE LA DONNA CINESE SPARITA IN CROCIERA  Potrebbe essere di Xing Lei Li, la 36enne di origini cinesi scomparsa durante una crociera che aveva toccato varie città del Mediterraneo, tra cui Genova, il corpo rinvenuto ieri in un trolley nei canali del porto di Rimini. Secondo quanto scrive il Secolo XIX gli inquirenti non escludono questa ipotesi.



Il sospetto degli investigatori, si legge sul quotidiano, è che il marito della donna, Daniel Belling, irlandese di 45 anni, l'abbia strangolata e poi gettata in mare proprio all'interno di una valigia. L'uomo, arrestato a Civitavecchia il 20 febbraio scorso mentre partiva per Dublino con i due figli, ha sempre respinto le accuse dicendo che la moglie si era allontanata volontariamente dalla nave. Ora, se il cadavere trovato nella valigia fosse proprio quello della donna scomparsa, potrebbe cambiare lo scenario. «Siamo in stretto contatto con i colleghi della procura di Roma - conferma al quotidiano Paolo Giovagnoli, procuratore capo di Rimini - per verificare questa ipotesi. Sapremo qualcosa di più solo nelle prossime ore». Lunedì, infatti, la Procura ha fissato l'autopsia. 

CAUTELA INVESTIGATORI SU IDENTITÀ VITTIMA C'è grande cautela tra gli investigatori che in queste ore stanno indagando per risalire all'identità del cadavere rinvenuto ieri in un trolley nei canali del porto di Rimini. A quanto apprende l'Adnkronos da ambienti investigativi, dai primissimi accertamenti eseguiti sul corpo della vittima, che appariva in fase iniziale di decomposizione, finora è emerso che il profilo del viso sarebbe collegabile a una persona asiatica, la cui morte risalirebbe a 10-15 giorni fa. Se questa circostanza venisse confermata dall'autopsia in programma domani sarebbe difficile pensare che possa trattarsi di Xing Lei Li, la 36enne di origini cinesi scomparsa a febbraio durante una crociera che aveva toccato varie città del Mediterraneo, tra cui Genova. Contatti ci sono comunque stati tra le Procure di Rimini e Roma, ma in attesa dell'autopsia che sarà eseguita domani al momento tutte le ipotesi restano aperte. Intanto il Dna della vittima verrà messo a confronto con quello di tutte le persone scomparse in Italia. Il marito di Xing Lei Li, Daniel Belling, irlandese di 45 anni, arrestato a Civitavecchia il 20 febbraio scorso mentre partiva per Dublino con i due figli, ha sempre respinto le accuse dicendo che la moglie si era allontanata volontariamente dalla nave. 
Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Marzo 2017, 15:09
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