Rifiuti: Roma, Milano e Napoli in ginocchio.
Ci vorranno giorni per ripulirle

Rifiuti: Roma, Milano e Napoli in ginocchio. Ci vorranno giorni per ripulirle

di Lorena Loiacono
L'Italia sprofonda, sommersa di spazzatura. Da Nord a Sud, crescono di ora in ora i cumuli di sacchetti dei rifiuti che, con un giorno di proteste, hanno mandato in tilt intere città. Ieri i lavoratori del comparto di igiene ambientale hanno incrociato le braccia per uno sciopero indetto da Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel per il rinnovo del contratto. L'agitazione, che ha incassato un'adesione altissima fino al 90%, ha paralizzato la raccolta dei rifiuti. Proprio subito dopo il fine settimana quando la raccolta di norma è già ridotta, fino al 40%. E allora ieri mattina le maggiori città italiane, ma anche quelle di provincia, si sono risvegliate tra l'immondizia.

A cominciare da Roma dove i dipendenti dell'Ama hanno bloccato il servizio provocando così una distesa di sacchetti di spazzatura anche in Centro, oltre alle periferie, prima fra tutti nella splendida e visitata Trastevere dove romani e turisti non credevano ai loro occhi. Stesso sdegno a Torino, dove la spazzatura è stata accatastata in strada ma anche lanciata contro il Comune, così come a Milano con tanto di sit-in sotto la sede dell'Aem e sotto una pioggia scrosciante.

A Napoli, dove la situazione è al collasso, addirittura i cittadini sono stati invitati a non gettare i rifiuti in strada. Ma l'appello non è servito a scongiurare l'invasione della spazzatura. Stesso caos a Cagliari e altre zone della Sardegna, la Ciociaria ha raggiunto picchi di astensione dal servizio che vanno oltre l'80%. In tilt anche San Benedetto del Tronto che ora trema, per le condizioni in cui versa la riviera. Nel caos anche la Puglia e la Calabria.

Non sono mancati presidi e sit-in, a Roma i lavoratori hanno manifestato sotto la sede di Utilitalia, la federazione nazionale delle imprese dei servizi energetici idrici e ambientali: «La cosa più urgente ha commentato Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia - è risolvere, in tempi rapidi, i problemi creati ai cittadini dallo sciopero di oggi». Il timore infatti, adesso, riguarda la ripresa del servizio: tra il ponte lungo del 2 giugno per i lavoratori e l'ondata di turisti per le grandi città, le strade rischiano di restare sotto sporcizia e degrado.
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Maggio 2016, 09:15
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