Renzi, troppi errori. Il Colle vuole il governo tecnico, Prodi in pole

Renzi, troppi errori. Il Colle vuole il governo tecnico, Prodi in pole

di Alessandra Severini
La vittoria del No è una sconfitta di Matteo Renzi. Perché, nonostante le marce indietro, questo referendum è stato trasformato da un giudizio sulla riforma in un voto a favore o contro il governo. E forse il primo errore commesso da Renzi è stato proprio l'aver snaturato lo strumento del referendum costituzionale e aver usato la Carta fondamentale per personalizzare la sfida.

Oggi Renzi rassegnerà le dimissioni e difficilmente accetterà di formare un nuovo governo. La maggioranza in Parlamento rimane, ma considerando il temperamento e la determinazione mostrata ieri sera dal premier, la risposta si può prevedere negativa. Ora dunque sarà il presidente della Repubblica a decidere e non è un mistero che per il Quirinale l'obiettivo primario è portare la legislatura alla sua scadenza naturale nel 2018. Perciò se Renzi non vorrà guidare ancora il governo, Mattarella tenterà altre strade. E già si parla di governi tecnici di transizione, con i nomi di Romano Prodi, Pier Carlo Padoan o Dario Franeschini.

Dalle parole di Renzi non sembra che l'ex Rottamatore intenda mettersi di traverso alla formazione di un nuovo governo a guida Pd. Ma a chi verrà ha lanciato la sfida a “presentare una proposta di riforma della legge elettorale”. Perchè il nuovo governo dovrà modificare l'Italicum ed è su questa riforma che si farà valere il peso della vittoria del No. I 5 stelle, favoriti dall'Italicum, probabilmente rifiuteranno ogni accordo, ma Berlusconi è ben disposto a trattare con il Pd per un sistema proporzionale che superi il premio di maggioranza.
Quel che è certo è che, passato il referendum, tutte le ardue sfide che l'Italia si trova davanti saranno sempre lì: l'emergenza immigrazione, l'impoverimento del ceto medio e la crescita stentata, la corruzione e il malaffare. E il paese non può perdere altro tempo prezioso in baruffe e sterili polemiche.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Dicembre 2016, 09:00
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