Morta in un incendio nel palazzo,
rabbia e dolore ai funerali di Regina

Morta nell'incendio, rabbia e dolore ai funerali di Regina

di Daniela Faiella
SALERNO - C'era un'aria particolarmente triste, un'atmosfera quasi surreale, ieri mattina nella chiesa di Santa Maria del Carmine dove sono stati celebrati i funerali di Regina Ceglia, la 37enne travolta dalle fiamme nell'incendio scoppiato martedi mattina nella mansarda di una palazzina in via Caduti di Superga. Amici, parenti, conoscenti e tantissimi cittadini hanno voluto stringersi attorno alla famiglia della sfortunata ragazza partecipando al rito funebre, officiato dal parroco don Enzo Di Nardo.



Distrutti dal dolore i genitori, Salvatore Ceglia e Filomena Apicella, rimasti lievemente ustionati insieme al figlio Gennaro, nello stesso incendio in cui Regina è morta, bruciata dal fuoco. I due anziani non riescono ancora a farsi una ragione. Continuano a chiedersi perché la loro figlia sia rimasta intrappolata in quell'appartamento al terzo piano dello stabile di via Caduti di Superga, perché non sia riuscita a sfuggire alle fiamme e a mettersi in salvo come loro, scappati con il figlio Gennaro sul balcone in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Regina forse ha cercato di scappare dalla porta di ingresso, ma è stata travolta dal fumo e poi dalle fiamme. La ragazza è stata trovata riversa sul pavimento, in cucina, carbonizzata. Le indagini proseguono.

I carabinieri della locale tenenza, agli ordini del comandante Angelo Chiantese, stanno cercando di ricostruire i fatti e soprattutto di stabilire con certezza cosa abbia fatto divampare l'incendio. Si ipotizza un corto circuito, originato forse da una vecchia stufa elettrica, trovata in cucina, o dalle serie di luci che illuminavano l'albero di Natale, posizionato sempre in cucina. Le fiamme sono divampate dopo un black-out elettrico e sono state precedute da una densa coltre di fumo bianco che ha invaso in pochi istanti l'intero appartamento. Alla famiglia Ceglia è giunto ieri anche il cordoglio del sindaco Salvatore Bottone.
«L'intera città - scrive il primo cittadino in una nota stampa - si stringe attorno ai genitori ed ai fratelli di Regina per la tragica e prematura scomparsa della giovane. Tantissime le persone che hanno voluto portare il loro ultimo saluto a Regina. Era una ragazza semplice e piena di vita, di passione per lo sport, di amore per la propria famiglia. Una famiglia di brave persone, lavoratori e ottimi cittadini. Proprio l'amore per la sua famiglia l'ha riportata a Pagani per stare vicino alla madre malata. Tragedie, quella di Regina, che lasciano il segno e che hanno generato nella città il desiderio di dimostrare vicinanza e affetto ai familiari che oggi vivono il grande dolore della perdita. Un abbraccio alla famiglia di Regina che in questa tragedia ha perso tutto».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Gennaio 2016, 20:09
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