La mansarda va a fuoco, Regina muore
a 37 anni. Amava i viaggi e il calcio -Foto

La mansarda va a fuoco, Regina muore a 37 anni. Amava i viaggi e il calcio

di Aldo Padovano
«Era una ragazza speciale. Non è una frase di circostanza, ma semplicemente la verità». Queste le parole utilizzate dalle amiche più care di Regina Ceglia, la giovane morta ieri notte durante l’incendio in via Caduti di Superga.


Una morte che ha ulteriormente colpito la comunità paganese. Regina Ceglia aveva compiuto 37 anni lo scorso 1 dicembre ed era tornata a Pagani, sua città d’origine, per vivere il periodo natalizio a casa dei genitori. La stessa casa dove l’altra notte, purtroppo, ha trovato la morte mentre i genitori e il fratello sono riusciti a mettersi in salvo affacciandosi al balcone della mansarda in cui vivevano. La giovane trentasettenne paganese, invece, non è riuscita a mettersi in salvo ed è stata ritrovata esanime nei pressi della cucina, l’ambiente da cui sarebbe partito l’incendio di ieri notte che ha letteralmente carbonizzato l’intero appartamento sito al civico 7 di via Caduti di Superga.

Un blackout, una piccola esplosione e poi le fiamme hanno distrutto la serenità della famiglia Ceglia. Regina da alcuni anni si era trasferita nel napoletano, nella città di Portici per la precisione, dove lavorava per una società che si occupa di medicina del lavoro. «Regine’», come veniva affettuosamente chiamata dagli amici, era una grandissima appassionata di calcio, conosciuta particolarmente nell’ambiente del calcio femminile professionistico e amatoriale della provincia di Napoli. Regina aveva più volte partecipato ad alcuni tornei amatoriali che si svolgevano in tutta la provincia partenopea riscuotendo anche numerosi successi personali oltre a quelli collettivi. «Era caparbia, solare, allegra ma soprattutto generosa e altruista, come può esserlo solo chi è puro d’animo. Chi ha avuto la fortuna di conoscerla dirà la stessa cosa, con ricordi differenti, che portano sempre allo stesso aggettivo. Amava il calcio e le piaceva tantissimo giocare, eppure si assicurava sempre che giocassero prima tutte le sue compagne e se rimaneva qualche minuto giocava lei. Amava la vita e abbracciava questo 2016 piena di entusiasmo e speranza.





Lascia un grande vuoto, ma anche tanti ricordi e tanto affetto per poterlo, in parte, colmare», hanno raccontato di lei le amiche di sempre con le quali condivideva, oltre all’amore per il calcio, anche la passione per i viaggi. L’ultimo era stato lo scorso mese di dicembre a Valencia dove, assieme alle amiche, aveva fatto una tappa anche nei pressi dello «Estadio de Mestalla», lo stadio più antico di Spagna, casa del Valencia. Un amore per il calcio che le è stato riconosciuto anche da alcune società campane di calcio femminile come il Prater Club Napoli, che, attraverso un messaggio del presidente Roidi, ha manifestato su facebook il dolore della società sportiva per la perdita della cara Regina. «Purtroppo la notizia della scomparsa della nostra cara amica Regina ci lascia attoniti, senza fiato ed increduli. Tutto il Prater Club Napoli, dal presidente alla dirigenza tutta e con tutte le calciatrici ed atlete, si stringe unito nel dolore che ci attanaglia ed in segno di lutto e di rispetto per la nostra amica, tutte le attività sportive in programma sono sospese. Un bacio, cara Regina, sarai sempre nei nostri cuori». Una morte improvvisa che ha sconvolto l’intero panorama calcistico femminile.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Gennaio 2016, 14:55
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