"Firmate il referendum sulla legittima difesa,
pene più aspre e niente risarcimenti ai ladri"

"Firma il referendum sulla legittima difesa, no risarcimenti ai ladri"
Di bufale su Facebook, Twitter e anche Whatsapp ne girano tante, nonostante chi si impegna affinché nessuno ci caschi. Dopo gli attentati di Parigi dello scorso novembre, ad esempio, un messaggio audio di una donna che affermava di un presunto allarme terrorismo a Roma (che poi si rivelò uno scherzo) fece il giro dei telefonini di tutta Italia: ora ci risiamo, e stavolta, dopo il referendum fallito di domenica scorsa, il tema resta lo stesso. Un referendum.

Stavolta però non si parla né di terrorismo, né tantomeno di trivelle, ma di una tematica che sta a cuore agli italiani, ovvero la giustizia: e in particolare di furti e legittima difesa. Secondo questo fantomatico invito infatti, ci sarebbe la possibilità di firmare per “un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni”: l’obiettivo sarebbe di aumentare le pene per i ladri, ma soprattutto di negare il risarcimento “delle eventuali lesioni causate” allo stesso o ai suoi eredi.

Un argomento d’attualità dopo i casi del benzinaio Stacchio e soprattutto di Ermes Mattielli, che dopo aver sparato ai ladri si vide condannato a risarcirli, per poi morire di infarto pochi mesi fa. C’è in effetti in Parlamento una proposta che sta dividendo Pd e Ncd, ma il referendum di cui sopra è una bufala, per via del fatto che non esiste nella legge italiana la possibilità di votare un referendum del genere: esistono infatti solo quello abrogativo, per cancellare una legge o una sua parte (come quello del 17 aprile sulle trivellazioni) e quello costituzionale, per approvare o respingere una riforma della Costituzione.

Ovviamente, come in ogni messaggio ultracomplottista di questo genere, si dice che “i media lo censurano” e “nessuno ne parla”. Mai come in questo caso è vero che non se ne parli, ma non per censura, ma solo perché un referendum del genere non esiste. Esiste però una proposta di legge popolare, presentata dall’Italia dei Valori, che ha raccolto finora 160mila firme, ma il Parlamento non è vincolato ad approvarla, e potrebbe restare in un cassetto anche per sempre.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Aprile 2016, 14:07
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