Taxi, la tregua dopo le proteste: accordo
col Prefetto, ma restano le tensioni

Taxi, la tregua dopo le proteste: accordo col Prefetto, ma restano le tensioni

di Simona Romanò
I tassisti accettano la tregua, dopo un giorno e mezzo di sciopero selvaggio contro Uber che ha provocato disagi agli utenti. Ma non è ancora pace. A bloccare la protesta, diventata ieri incandescente davanti la sede del Comune, è stato l'intervento del prefetto Alessandro Marangoni che ha ascoltato una delegazione di autisti e si è impegnato «a portare al governo i motivi dell'agitazione». 

Presenti all'incontro in corso Monforte, durato alcune ore, anche gli assessori Pierfrancesco Maran (Mobilità) e Marco Granelli (Sicurezza). Poco dopo le 17 i taxi hanno ripreso piano piano il regolare servizio. È stata comunque una giornata di fuoco, che era iniziata nel peggiore dei modi con i passeggeri dei treni arrivati in Stazione Centrale e i viaggiatori sbarcati all'aeroporto di Linate lasciati a piedi, sebbene carichi di bagagli. Poi, il cuore dell'agitazione si era spostata da piazza Duca D'Aosta a piazza Scala, davanti a Palazzo Marino, al grido «siamo qui per difendere il nostro lavoro».

In una lettera al sindaco Giuliano Pisapia i taxi hanno sollecitano «la presenza sul territorio di almeno 15 pattuglie di vigili per controllare le infrazioni di chi svolge noleggio con conducente al di fuori del regolamento». Il blocco non autorizzato di circa 300 auto bianche, condannato dagli stessi sindacati, era iniziato martedì notte. Motivo? Una circolare del ministero dell'Interno che, secondo i tassisti, bloccherebbe le multe contro Uber pop, l'app chiusa e dichiarata fuorilegge per concorrenza sleale perché consente a chiunque in possesso di patente, ma non di licenza, d'improvvisarsi autisti. A nulla è servita la smentita di Granelli che aveva assicurato: «I vigili milanesi stanno continuando a sanzionare Uber pop. Il problema non esiste». Parole che non sono riuscite a far riprendere le corse, con circa 300 autisti in presidio fra Stazione Centrale, piazza Affari e Linate. Soltanto ieri è stata siglata la tregua forzata. Una calma soltanto apparente, con lo spettro di altre agitazioni a sorpresa. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Maggio 2016, 08:44
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